Gabriele Defilippi confessa a sorpresa: “Sono colpevole, scuse ai Rosboch”

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Giugno 2016 - 19:09 OLTRE 6 MESI FA
Gabriele Defilippi confessa a sorpresa: "Sono colpevole, scuse ai Rosboch"

Gabriele Defilippi confessa a sorpresa: “Sono colpevole, scuse ai Rosboch”

TORINO – Ha chiesto e ottenuto di parlare con i magistrati, Gabriele Defilippi. E quando li ha avuti davanti, con calma, ha esordito: “Non voglio più uscire dal carcere, perché fuori ci devono stare gli innocenti, dentro i colpevoli come me”.

Il Corriere della Sera parla di confessione: che il giovane si sia attribuito o meno l’omicidio materiale di Gloria Rosboch, di sicuro per la prima volta in 4 mesi ammette una responsabilità di primo piano. E continua a chiamare in ballo il presunto complice Roberto Obert. Scrive Il Corriere della Sera:

Il ragazzo che si atteggiava a “bello e dannato” , camaleontico sia nella vita reale che in quella virtuale (aveva 13 identità diverse sui social), non ha preso le distanze dall’omicidio come aveva fatto altre volte. Anche se ha continuato a descrivere l’ex amante, il pensionato di Forno Canavese Roberto Obert, come «un mostro». E, soprattutto come l’autore materiale del delitto. «Io guidavo, lui l’ha strozzata». Una versione che contrasta con la perizia dei Ris di Parma, che hanno trovato le tracce di Defilippi non al posto di guida.«Ho visto i genitori di Gloria in tv – ha concluso – e ho solo pensato: vorrei essere io al loro posto. Sono distrutto, mi accollo tutto. Voglio solo porgere le mie più sentite scuse alla famiglia». Gabriele, in carcere da quattro mesi, ha interrotto da alcune settimane lo sciopero della fame. Era arrivato a pesare 55 chili, è alto un metro e ottanta. Fisicamente è parso in buone condizioni. Assume ancora psicofarmaci ma in quantità inferiori rispetto ai primi tempi della carcerazione. «La mia vita in galera mi ha reimpostato, mi ha dato delle regole» ha confessato al magistrato. «Sono seguito da consulenti, psicologi, educatori, tutte persone con cui mi trovo bene e che si prendono cura di me. Li ringrazio per questo».