Gabriele Defilippi e la prof sedotta prima di Gloria Rosboch

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Febbraio 2016 - 21:44| Aggiornato il 19 Febbraio 2016 OLTRE 6 MESI FA
Gabriele Defilippi e la prof sedotta prima di Gloria Rosboch

Gabriele Defilippi e la prof sedotta prima di Gloria Rosboch

TORINO – Gabriele Defilippi ha sedotto un’altra professoressa prima di Gloria Rosboch, l’insegnante di 49 anni di cui non si hanno più notizie dallo scorso 13 gennaio. Le ricerche della Rosboch continuano nella zona di Sant’Anna Boschi, una frazione di Castellamonte, ma intanto l’ex allievo di 22 anni della donna è stato interrogato.

Sull’altra professoressa sedotta scrive Gabriele Numa su La Stampa:

«I’ll be a guiding light in your darkest hour, I’m gonna change your life, I’m like a poison flower…». Io sono come un fiore avvelenato. Così Gabriele Defilippi, 22 anni, lo studente sospettato della scomparsa della sua docente Gloria Rosboch, di 30 anni più vecchia, si presentava in una chat di Ask.fm caduta nell’oblio due anni fa. All’epoca il suo profilo era quello di tal Gabriele Anderson Kennedy e con questa identità riuscì a catturare l’attenzione di un’altra docente, 33 anni, allora insegnante di sostegno del fratello più piccolo.

Defilippi, nei confronti del quale il sostituto procuratore di Torino Cristina Bianconi ipotizza il reato di truffa aggravata, nel 2014 si sarebbe fatto consegnare dalla Rosboch 187 mila euro in contanti in cambio la promessa, mai mantenuta, di una vita insieme in Francia.

Il rapporto tra i due sarebbe nato dopo la fine di una relazione tra il giovane, all’epoca appena maggiorenne, e l’insegnante ascoltata il 18 febbraio dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino. Sui contenuti del colloquio gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Stefano Caniglia, legale della famiglia Rosboch, si è limitato a commentare:

“Le indagini hanno preso una direzione precisa, attendiamo con fiducia gli sviluppi”.

Chi invece sembra avere perso le speranze è la madre della donna scomparsa, Luisa More:

“E’ straziante vivere le giornate così, senza sapere dov’è, cosa fa e come sta. Vengono meno le forze e viene meno la voglia di vivere…”.

E’ ormai passato più di un mese da quel 13 gennaio, l’ultimo giorno in cui vide la figlia, ricorda la madre:

“Ha detto che doveva tornare a scuola per una riunione, che si sarebbe allontanata per una mezzoretta, poi più nulla”.

Da allora Gloria Rosboch non ha più fatto ritorno a casa. L’ultima volta che è stata vista era a piedi, a Castellamonte, in direzione della scuola. La telecamera di sorveglianza di un’agenzia di pompe funebri l’ha ripresa mentre camminava in quella direzione. Poi il nulla.

Il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, ha aperto un fascicolo sulla scomparsa della Rosboch – al momento senza indagati – che ipotizza il reato di omicidio. Una indagine, questa, che si intreccia a doppio filo con quella della procura di Torino per la truffa da 187 mila euro. Un mistero nel mistero.