Gabriele Defilippi, fratello: “Disse: la faccio sparire”

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Maggio 2016 - 10:41 OLTRE 6 MESI FA
Gabriele Defilippi, fratello: "Disse: la faccio sparire"

Gabriele Defilippi, fratello: “Disse: la faccio sparire”

IVREA (TORINO) – “Io quella la faccio sparire”: è la frase che una settimana prima dell’omicidio dell’insegnante di Castellamonte, Gloria Rosboch, l’ex allievo Gabriele Defilippi, in carcere per quel delitto, avrebbe ripetuto mentre era seduto sul divano della casa di Gassino Torinese. Lo ha raccontato il fratellino di 13 anni sentito in incidente probatorio al gip del Tribunale di Ivrea Stefania Cugge.

Una lunga audizione, tra le 9.30 e le 14 circa di mercoledì, al termine della quale il bambino ha salutato con un bacio la madre, anche lei detenuta, e il fratello che hanno assistito alla seduta da dietro uno specchio, attraverso il quale il piccolo non poteva vederli. Quasi cinque ore durante le quali gli inquirenti hanno cercato di ricostruire, attraverso gli occhi del bambino, i giorni antecedenti l’omicidio commesso il 13 gennaio.

Lui avrebbe parlato di un Gabriele dalla doppia personalità e di una pistola che custodiva sotto il cuscino. Secondo le indiscrezioni trapelate, il 13enne ha raccontato di aver visto Gabriele consegnare a Roberto Obert un borsone pieno di soldi e una pistola, ma anche di un’altra borsa colma di orologi Rolex, probabilmente – secondo gli investigatori – provento di una truffa.

Il fratellino si è soffermato sul ruolo di Efisia Rossignoli, la sedicente telefonista indagata a piede libero, alla quale Gabriele promise circa 2 mila euro per aver telefonato a Gloria Rosboch fingendosi direttrice di banca allo scopo di giustificare la consegna di circa 150 mila euro da parte della professoressa all’ex allievo. Inoltre la Rossignoli – sempre secondo il racconto del fratello – avrebbe più volte fornito la droga a Gabriele.

Alla seduta odierna non era presente il terzo detenuto per il delitto, Roberto Obert, amico e amante di Gabriele. Gli avvocati di Caterina Abbattista, Matteo Grognardi ed Erika Gilardino, stanno valutando se presentare istanza di scarcerazione o di arresti domiciliari. Nei suoi confronti, infatti, il racconto del figlio minorenne sarebbe stato meno circostanziato.