Gaia Mogherini, figlia fratellastro Alto commissario Ue, arrestata per cocaina

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Ottobre 2016 - 10:11| Aggiornato il 14 Ottobre 2016 OLTRE 6 MESI FA
Gaia Mogherini, figlia fratellastro ex ministro, arrestata per cocaina

Gaia Mogherini, figlia fratellastro ex ministro, arrestata per cocaina (foto Ansa)

ROMA – C’è anche una nipote (o meglio la figlia del fratellastro) dell’ex ministro Federica Mogherini tra gli arrestati di un’operazione antidroga a Roma. Nell’operazione, scrive l’Ansa, che ha portato all’arresto di 15 persone per spaccio di sostanze stupefacenti è finita ai domiciliari anche Gaia Mogherini, 26 anni, figlia di un fratellastro dell’ex ministro degli esteri e attuale Alto rappresentante della Ue per gli affari esteri, Federica Mogherini. Gaia Mogherini che, scrivono Valentina Errante e Michela Allegri sul Messaggero, è legata a quello che è considerato il pusher in questione: Roberto Nicoletti, classe 69.

La donna è accusata dalla procura di Roma di spaccio di cocaina. In base al capo di imputazione Mogherini il 28 febbraio del 2015 avrebbe ricevuto da Manuel Zumpano, figlio e nipote di ex esponenti della banda della Magliana, “un quantitativo imprecisato di sostanza stupefacente del tipo cocaina al fine di provvedere alla sua commercializzazione”.

Il Messaggero dà maggiori dettagli sulla vicenda:

Rifornivano di hashish e cocaina acquirenti della «Roma bene», cedendo gli stupefacenti al dettaglio anche ai Parioli, in via Veneto, via del Corso e San Giovanni. Uno dei loro punti di riefrimento era il Jackie O’, lo storico locale romano della Dolce vita, dove un tempo Alain Delon ballava tutte le sere, mentre Liza Minelli cantava al piano bar “New York New York”. Assieme a un altro paio di locali molto conosciuti. I clienti? Avvocati, professionisti, imprenditori. E non solo. Un giro d’affari settimanale stimato in non meno di 100mila euro, per il quale 15 persone sono state arrestate questa mattina dai carabinieri della Sezione di polizia giudiziaria di Roma su ordinanza del gip Massimo Di Lauro. Nei guai anche un noto locale della movida romana vicino a via Veneto, dove molti degli inadgati consumavano e spacciavano sostanza stupefacente. Decine invece sarebbero oltre agli indagati, gli assuntori di droga identificati durante le indagini, tutti segnalati in prefettura.