Tap, Corte Costituzionale: “No vincoli urbanistici su uliveti colpiti da Xylella”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Aprile 2017 - 15:29 OLTRE 6 MESI FA
Tap, Corte Costituzionale: "No vincoli urbanistici su uliveti colpiti da Xylella"

Tap, Corte Costituzionale: “No vincoli urbanistici su uliveti colpiti da Xylella”

ROMA – La norma che fissa i vincoli urbanistici sui terreni dove si procede all’espianto degli ulivi colpiti da xylella in Puglia è illegittima. La Corte Costituzionale ha dato torno alla Regione Puglia, che in una legge aveva fissato i vincoli urbanistici esentando, a certe condizioni, solo la realizzazione di opere pubbliche. A impugnare la legge era stata la presidenza del Consiglio, temendo che la norma potesse avere effetti sulla realizzazione del gasdotto Tap, per cui sono iniziate le espiantazioni degli ulivi tra polemiche e tensioni.

Dopo il via libera, nei giorni scorsi, del Consiglio di Stato che respingendo i ricorsi della Regione ha giudicato appropriata la valutazione di impatto ambientale e ha di fatto sbloccato l’opera, la decisione della Corte Costituzionale aggiunge un altro tassello a una vicenda che negli ultimi giorni ha rinfocolato le proteste degli attivisti a Melendugno, vicino Lecce, nella zona destinata essere l’approdo della ‘pipeline’.

Una vicenda che rappresenta anche un un nuovo round di quella ‘battaglia’ tra Puglia e governo sulle politiche energetiche e ambientali, che l’anno scorso si giocò sulle trivelle. La legge regionale, un unico articolo in 3 commi, ha stabilito che i terreni interessati da espianto, abbattimento o spostamento degli ulivi colpiti da xylella fastidiosa non possono cambiare tipizzazione urbanistica per sette anni.

Nel comma 3 è stata però prevista una deroga a tali vincoli per le sole opere pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell’ambiente che non possano essere localizzate altrove e abbiano ottenuto una Via, una valutazione di impatto ambientale, positiva, con relative verifiche e autorizzazioni. Secondo Palazzo Chigi, però, proprio questo comma della norma

“assume rilevanza nell’ambito della costruzione delle infrastrutture gas di competenza nazionale che interessano la Regione Puglia” perché “si fa riferimento specificatamente al punto di interconnessione tra il metanodotto Tap e la rete nazionale di Snam Rete Gas”.

In altri termini, il dubbio sollevato è che vincolando i terreni interessati dagli ulivi ‘malati’, da espiantare in base a un preciso calendario, si volesse ostacolare la costruzione del Tap e non tanto delle opere interrate, quanto di quelle in superficie per le quali “il vincolo urbanistico dispiega pienamente i propri effetti”. Questione che incide anche nei rapporti di leale collaborazione Stato-Regione rispetto all’intesa sui lavori.