Gennaro Giordano, militare morto per uranio: è vittima 331

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Aprile 2016 - 14:55 OLTRE 6 MESI FA
Gennaro Giordano, militare morto per uranio: è vittima 331

Gennaro Giordano, militare morto per uranio: è vittima 331

SALERNO – Gennaro Giordano è un militare originario di Mercato San Severino, in provincia di Salerno, morto in giovane età a causa di un tumore lo scorso 2 aprile. Domenico Leggiero, dell’Osservatorio Militare, ha accusato l’uranio impoverito della morte di Giordano, che si è spento ad appena 31 anni. Per Leggiero Giordano sarebbe la 331° vittima dell’uranio impoverito nell’Esercito e chiede alla politica risposte e provvedimenti.

In una dichiarazione rilasciata a Il Gazzettino, Leggiero spiega che Giordano è morto la sera di sabato 2 aprile all’ospedale San Matteo di Pavia, dove era ricoverata per un tumore peggiorato negli ultimi giorni della sua vita:

“«Solita storia, solito abbandono, solito atteggiamento volto a ‘nascondere’ anche la morte di un trentunenne che – osserva Leggiero – ribadisce, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che i militari continuano a morire ed altri ne moriranno se non si corre ai ripari». «La speranza – prosegue l’esponente dell’Osservatorio Militare – ora è riposta nella Commissione parlamentare d’inchiesta che, scevra da ogni condizionamento, viene egregiamente pilotata dal presidente Scanu nel percorso che, molto presto, potrebbe portare alla luce ulteriori situazioni di una pericolosità da molto tempo nascosta, non solo per i teatri operativi, ma anche per quei poligoni italiani in cui viene esploso un terzo dell’armamento utilizzato per addestramento da tutta la Nato: i poligoni della Sardegna». «È un appello questo – aggiunge – all’intero mondo politico: auspichiamo una richiesta di chiarezza da parte di tutto l’arco parlamentare al ministro Pinotti».

Il militare aveva 31 anni. È morto sabato sera all’ospedale San Matteo di Pavia. A ottobre la scoperta di un tumore, il peggioramento negli ultimi giorni. Gennaro, che da tempo abitava a Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, era un grande tifoso del Napoli ed era presidente di un club che aveva egli stesso fondato. Oggi i funerali nella Parrocchiale di Gesù Lavoratore, nel piccolo centro piemontese”.