Genova. Drogato di computer, ragazzo di 16 anni ricoverato in psichiatria a Lavagna

Pubblicato il 7 Luglio 2010 - 20:40 OLTRE 6 MESI FA

Dipendenza da computer, come per gli stupefacenti si finisce in cura per disintossicarsi. E’ accaduto a un ragazzo di 16 anni, ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Lavagna per curare una ”grave anomalia comportamentale” legata all’uso o all’abuso del computer. In particolare, sono i videogiochi ad attrarre il ragazzo in maniera irresistibile.

Trapelano pochi particolari sulla notizia, anticipata oggi dal quotidiano ‘Il Secolo XIX’, perché i responsabili del Sert della Asl 4 fanno sapere di non voler comunicare sviluppi su quello che ritengono un caso delicato, da seguire con attenzione e discrezione. Sono stati i genitori a chiedere l’aiuto dei medici dopo avere provato, invano, il coinvolgimento di una psicologa.

Per eseguire il ricovero il padre ha dovuto chiedere l’intervento di una pattuglia della Polizia di Stato perché il figlio non aveva alcuna intenzione di staccarsi dal pc. E’ chiaro dunque l’intervento dei militari per aiutare la famiglia a condurre il ragazzo in ospedale.

Ai medici del “118”, agli uomini della Croce rossa, alla psicologa che lo segue da tempo, agli specialisti dei Servizi sociali, il giovane ha opposto netti rifiuti per staccarsi dal suo pc. Quindi i poliziotti della Municipale hanno provato a spostarlo di peso e lui s’è gettato a terra, quasi in preda a una crisi isterica. Solo all’arrivo degli uomini della volante, l’adolescente s’è convinto. A chiedere il trattamento sanitario obbligatorio è stata proprio la psicologa del ragazzo che ha ritenuto opportuno trattare l’adolescente come un drogato che senza dose non riesce a stare.

Giorgio Rebolini, primario del dipartimento dipendenze e comportamenti di abuso di Lavagna, ha commentato: “I videogiochi, i computer in genere possono creare dipendenza. È un fenomeno nuovo, ma in rapida espansione. Attenzione, però, non è mai un fatto isolato, il paziente è affetto sempre anche da altri problemi”.