Germania, il killer del bimbo si consegna: “Sono io il ricercato, chiami la polizia”

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Marzo 2017 - 12:21 OLTRE 6 MESI FA
Germania, il killer del bimbo si consegna: "Sono io il ricercato, chiami la polizia"

Germania, il killer del bimbo si consegna: “Sono io il ricercato, chiami la polizia”

BERLINO – “Sono io il ricercato, per favore chiami la polizia”. Così Marcel Hesse, il 19enne ricercato dalla polizia in Germania per l’omicidio di un bambino di 9 anni, ha detto al proprietario di un fast food, consegnandosi di fatto alle forze dell’ordine. Il giovane, disoccupato e originario di Herne, cittadina del Nordreno-Vestfalia, lunedì scorso ha brutalmente ucciso il figlio dei suoi vicini di casa, massacrandolo di coltellate. Ha girato anche un video e lo ha postato sul darknet, per poi darsi alla fuga.

Ma a quanto pare la sua sete di sangue non si è placata: consegnandosi al telefono, il killer del bimbo ha segnalato anche un incendio in un appartamento, dove gli agenti hanno trovato altri due cadaveri. Le fiamme sono divampate in un appartamento al primo piano di un edificio poco distante dal locale nel quale Marcel Hesse si è arreso, chiedendo al proprietario di chiamare la polizia. La dinamica dei fatti non è ancora stata chiarita dagli investigatori. L’assassino, ha detto il portavoce della polizia Gunnar Wortmann, si è lasciato dietro circa 1.400 indizi e prima di farsi arrestare, aveva provocato anche un allarme in una clinica, che è stata sgomberata e perquisita a fondo, e ieri di una scuola.

Prima e dopo l’assassinio del bimbo, Hesse ha chattato sul dark net, la rete virtuale privata, originariamente creata per proteggere privacy e dissidenti politici ma oggi sempre più utilizzata dal cybercrimine, pubblicando un filmato del delitto e una foto di sé stesso accanto al cadavere della sua piccola vittima. Sempre sul dark net il giovane aveva annunciato a un suo contatto l’intenzione di compiere un crimine e poi ha aggiunto di voler uccidere una seconda persona, spiegando di aver “bevuto grandi quantità di vino”. Quindi si è dato alla fuga.

La polizia, che nella ricerca ha impiegato decine di agenti, cani poliziotto ed elicotteri, era stata allertata lunedì sera da un utente di dark net che aveva visionato il video. Il corpo del piccolo di 9 anni è stato ritrovato nella cantina della casa di Hesse. Secondo informazioni riportate dalla Dpa, Marcel Hesse viveva da solo in casa, aveva concluso gli studi superiori ed era disoccupato.