Giammoro (Messina): precipita elicottero diretto alle Eolie, quattro morti

Pubblicato il 12 Agosto 2010 - 09:24 OLTRE 6 MESI FA

Un elicottero R44 a noleggio per raggiungere le isole Eolie è precitato stamattina a Giammoro nel Messinese dopo essersi schiantato contro un capannone. Nell’impatto sono morti il pilota e tre passeggeri.

Dopo l’impatto l’elicottero si è incendiato e le vittime sono morti carbonizzati. Tra loro c’è il pilota dell’elicottero Domenico Messina, di 35 anni, di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), prima vittima ad essere stata identificata. Le salme delle vittime non possono essere recuperate perché di loro non è rimasto più niente. A bordo dell’elicottero ridotto in cenere c’è rimasto solo, quasi intatto, l’orologio gps del pilota che e’ resistente al fuoco.

Assieme al pilota, nell’elicottero, ci sarebbero stati altri tre uomini. Due di loro sono Davide Taranto, imprenditore nel settore delle navigazioni, e Pippo Adige, elettrauto che spesso si occupa di impianti su barche. Quest’ultimo, di circa 30 anni, sarebbe figlio di uno dei proprietari della Taranto navigazione srl, con sede a Milazzo (Me) che da trent’anni organizza minicrociere nelle isole Eolie con le motonavi ”Eolian queen”, ”Eolian princess”, ”Eolian star” e ”Lady M”. Probabilmente Taranto, insieme ai due tecnici, doveva recarsi velocemente alle Eolie per riparare qualche guasto su una delle motonavi e per questo aveva deciso di utilizzare l’elicottero.

L’elicottero, diretto a Salina, sarebbe dovuto atterrare alle 8.45. Invece si è schiantato due minuti dopo il decollo contro il capannone della ”Nuova Cometra”, nella zona industriale della frazione di Giammoro, una ditta che si occupa della realizzazione di interni per mezzi di trasporto tra cui treni, navi, aerei. Del velivolo rimane ben poco perche’ dopo lo schianto si è incendiato. Dallo spiazzo antistante lo stabilimento si vede la coda dell’elicottero e un ammasso di rottami bruciato. Anche dei corpi degli occupanti sarebbe rimasto ben poco. Il Robinson R44 sarebbe dovuto atterrare sull’isola di Salina in uno spiazzo che si trova a Malfa vicino alla pista utilizzata dal servizio di emergenza sanitaria del 118. E’ questo l’unico eliporto autorizzato.

Secondo una norma del 2006 pero’ i comandanti degli elicotteri, sotto la propria responsabilita’, hanno il permesso di atterrare in aeree non soggette a particolari vincoli paesaggistici o di altro genere.

Domenico Messina, il pilota, aveva avuto già un altro incidente con l’elicottero nel luglio 2008, sempre nella stessa zona. L’elicottero’ trancio’ i fili dell’alta tensione che, cadendo su una casa colonica, provocarono un incendio. Non ci furono vittime ma il pilota fu indagato per disastro colposo.

A Giammoro sono giunti vigili del fuoco, carabinieri e polizia che hanno circondato la zona dell’incidente impedendo a chiunque di avvicinarsi. Il sostituto Michele Martorelli, della procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), è appena giunto sul luogo dell’incidente.

L’elicottero precipitato è di proprietà di una società di leasing ed era stato dato in ‘noleggio a secco’ il 17 luglio 2009 dalla Rent fly a un’azienda di Lino Siclari. Lo afferma l’amministratore della Rent fly, Stefano Soglia, raggiunto telefonicamente all’estero. Il ‘noleggio a secco’ – ha spiegato – è quello del nudo apparecchio, senza carburante e pilota. Il contratto di locazione tra Rent fly e la società siciliana, ha aggiunto, ha una durata di due anni. Da quando, nel luglio dell’anno scorso, Domenico Messina venne a Bari a prendere l’elicottero, Soglia ha spiegato di non essersi più occupato, a qualsiasi titolo, del velivolo. E la ditta proprietaria dell’ elicottero, la ”Rent and fly” di Bari, ha come motto ”Quando il sogno si può noleggiare”, un motto, dopo l’incidente di oggi, che ha del macabro.

L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un’inchiesta tecnica sull’incidente. Un investigatore dell’Agenzia – riferisce la stessa agenzia – sta raggiungendo il luogo dell’evento ”per svolgere il primo sopralluogo operativo e raccogliere le evidenze disponibili nell’ambito dell’attività di indagine”.

A sua volta la procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un’inchiesta. Il sostituto procuratore Michele Martorelli ha compiuto i primi atti, ascoltando i primi elemente raccolti dagli investigatori, che hanno sentito alcuni dipendenti dell’azienda ”Nuova Conmetra” da dove si e’ alzato in volo il Robinson r44.

Il Robinson R44 e’ un elicottero leggero monomotore da turismo, quadriposto e con rotore bipala, utilizzato anche come addestratore, prodotto dall’azienda statunitense Robinson Helicopter Company dal 1992 e tutt’ora in produzione. La struttura e’ realizzata in tubi saldati in acciaio sulla quale anteriormente e’ montata una cabina di pilotaggio a quattro posti affiancati su due file. La versione normalmente prodotta prevede un paio di pattini di atterraggio o in alternativa due galleggianti.