Gian Nicola Zanin, vicesindaco di Costabissara ora è un clochard: “Solo la Caritas mi salva”

di redazione Blitz
Pubblicato il 6 Novembre 2017 - 18:16 OLTRE 6 MESI FA
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Gian Nicola Zanin, vicesindaco di Costabissara ora è un clochard: “Solo la Caritas mi salva”

VICENZA – Per 17 anni è stato il vicesindaco e assessore alla municipalità di Costabissara, in provincia di Vicenza. Oggi Gian Nicola Zanin, 66 anni, vive in strada: da più di un anno non ha più un tetto sotto cui vivere perché quando è andato in pensione ha perso tutto, rovinato da un’odissea giudiziaria in cui l’ha trascinato l’ex convivente.

L’incredibile parabola del vicesindaco è raccontata da Benedetta Centin sul Corriere del Veneto. Le sue sventure sono cominciate nel 2010, l’anno della pensione. Zanin, che è anche disabile perché a un anno e mezzo è stato colpito da un’emiparesi spastica alla parte destra del corpo, che gli ha causato difficoltà di deambulazione, conviveva con una donna che lo ha coinvolto “a sua insaputa in giri loschi” e all’improvviso si è ritrovato “intestate più di dieci autovetture, senza avere la patente, e iniziano a fioccare multe, perché le auto vengono usate anche per rapine”.

Gli dimezzano la pensione. Zanin viene anche sfrattato, perché la convivente non versava i soldi per l’affitto, che lui le dava regolarmente, ma lei li teneva per sé. In un anno viene cancellato dall’anagrafe del Comune di Montecchio Maggiore. E’ così che è diventato un “invisibile”.

“Ho imparato a chiedere aiuto – racconta al Corriere Veneto – finora, ammetto, ho sbagliato io, mi sono isolato, non ho spiegato cosa mi stava accadendo, ma fai fatica a dire che sei caduto in basso. Facevo fatica anche a chiedere del cibo, quello che mi allungava qualche altro clochard, spesso straniero, più coraggioso di me”.

Per lui si sono mossi in tanti, a partire dal sindaco del capoluogo, Achille Variati, che ha portato il caso di fronte all’Anci ricordando la necessità di combattere i tagli feroci ai servizi sociali.

Nonostante ciò, l’unica salvezza per il vicesindaco sono oggi i volontari della Caritas. “Sui servizi sociali la politica comunale è debole – denuncia – si tagliano i servizi senza pensare alle persone, ne fanno una questione di soldi, si guarda più alla quadra del bilancio, quando con la volontà le soluzioni si trovano, anche con costi minimi. E io lo so bene da ex amministratore ed è quello che cambierei se potessi tornare ad esserlo. Del resto chiedevo solo una stanza a pochi soldi”.

Per fortuna c’è la Caritas a dargli una residenza, perché senza quella Zanin avrebbe perso pure il diritto all’assistenza sanitaria, con il rischio di doversi pagare le spese in caso di ricovero in ospedale.