De Tomaso: domiciliari per Rossignolo, “7,5 mln per corsi mai partiti”

Pubblicato il 12 Luglio 2012 - 08:30| Aggiornato il 17 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Arresto domiciliari per il proprietario dell’azienda De Tomaso di Grugliasco, Gianmario Rossignolo. L’imprenditore, secondo l’Ansa, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza all’alba del 12 luglio nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Torino su corsi di formazione professionale nella sua azienda, dichiarata fallita dal Tribunale di Livorno. L’accusa contro Rossignolo è di aver incassato finanziamenti pubblici per sette milioni e mezzo di euro per corsi di formazione mai avviati.

Rossignolo è stato arrestato nella sua villa a Vignale Monferrato (Alessandria) ed è stato posto agli arresti domiciliari per aver superato i 70 anni di età. Il suo arresto, scrive l’Ansa, è avvenuto nell’ambito di una operazione tra Piemonte, Lombardia e Toscana che ha portato a tre ordinanze cautelari per il reato di concorso in truffa ai danni dello Stato. Oltre a Rossignolo sono stati arrestati un dirigente della De Tomaso, bloccato dalle Fiamme gialle all’alba a Livorno, e un mediatore creditizio, che opera nel Bergamasco.

La De Tomaso ha sede a Livorno, è un’azienda automobilistica produttrice di auto di lusso rilevata nel 2009 da Rossignolo, ex manager della Zanussi e della Telecom, e già dichiarata fallita. In Piemonte la De Tomaso aveva acquisito lo stabilimento ex Pininfarina di Grugliasco e gran parte dei dipendenti dell’azienda avrebbero dovuto essere riqualificati con i corsi di formazione finanziati con fondi pubblici. Secondo l’accusa, per accedere ai contributi sarebbe stata utilizzata una fidejussione falsa dell’ammontare di alcuni milioni e parte dei fondi sarebbe finita direttamente nelle tasche di dirigenti della De Tomaso.