Giaveno (Torino), taglia i polsi al figlio e tenta il suicidio: salvi

Pubblicato il 26 Gennaio 2012 - 20:32 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Una donna residente a Giaveno (Torino) e’ stata arrestata dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio perche’, nella serata di ieri, ha tagliato le vene dei polsi al figlio dodicenne dopo avergli fatto ingerire dell’antidepressivo, e poi ha tentato di fare la stessa cosa su se stessa.

Madre e figlio sono stati trovati in casa, stamattina, da una collega della donna. Erano entrambi in stato confusionale e sono stati ricoverati all’ospedale di Rivoli, dove sono stati dichiarati fuori pericolo.

La donna, secondo quanto accertato dai Carabinieri, ha 34 anni e soffre da tempo di crisi depressive. Secondo una prima ricostruzione, dopo aver somministrato il sonnifero al bambino e aver tentato di tagliargli le vene, si sarebbe accorta di aver fallito nell’intento e per questa ragione avrebbe tentato a sua volta il suicidio.

Stamattina la collega della donna, dopo averla chiamata piu’ volte al cellulare senza ricevere risposta, si e’ presentata a casa, un monolocale nel centro di Giaveno, e dopo aver insistito, e’ riuscita a farsi aprire la porta dalla donna, ancora intontita dai farmaci ingeriti. A quel punto, la collega ha chiamato l’ambulanza che ha portato madre e figlio in ospedale. Sono stati i medici del pronto soccorso di Rivoli a chiamare i Carabinieri, che hanno sottoposto a fermo la madre.    Il bambino, che e’ ancora in ospedale per esami tossicologici, e’ stato affidato ai nonni materni. Il padre, infatti, ha lasciato moglie e figlio quando quest’ultimo aveva un solo anno di eta’.