Lo lascia: lui scrive 140 lettere d’amore, 67 cartoline. A processo per stalking

Pubblicato il 9 Luglio 2012 - 13:12 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Scrivere tante lettere d’amore, cartoline, poesie alla ex è prova, anche tenera, di passione, dedizione, sentimento o stalking? Racconta Il Corriere della Sera che a Roma un uomo di 67 anni, Giovanni Castellaneta, è andato a processo con l’accusa di molestie perché dopo essere stato lasciato dalla sua ex di 57 anni l’ha letteralmente sommersa di messaggi romantici. Lei dopo due anni di lettere, poesie, rose, messaggi vari l’ha denunciato e un giudice ha deciso che no, l’uomo non era un romantico ma uno stalking e l’ha mandato a processo. E lui imperterrito e innamorato ha continuato a scrivere, come unico sfogo del’amor perduto.

La storia è questa: i due hanno una storia per quattro anni, poi ne 2006 lei decide di lasciarlo perché stanca delle sue gelosie. Ma lui, Giovanni, è ancora innamoratissimo e invece di reagire con scenate, decide di sfogare scrivendo, tentando così di riconquistarla. Il luogo d’ispirazione è la casa al mare: il Corriere racconta che Giovanni si rinchiude lì, guarda le onde e scrive: poesie, lettere d’amore, a volte fa qualche telefonata. Quando ha terminato di scrivere una lettera va da lei, di fronte casa sua, scavalca in silenzio il muro di cinta di notte e senza far rumore per non disturbarla mette la lettera nella casella postale, per poi andare via. Così facendo in due anni le ha scritto 140 lettere, 67 cartoline, decine di poesie e mazzi di rose. Non è passato giorno che non le facesse trovare una lettera, una cartolina o la chiamasse al telefono.

Due anni di gesti romantici che però lei, la corteggiata, non ha evidentemente gradito. Nel febbraio del 2008 lei va dalla polizia con tutto il malloppo di missive romantiche e denuncia l’innamorato devoto. Il pm Antonio Calarescu si convince che Giovanni sia andato un po’ oltre il normale corteggiamento e lo manda a processo per molestie. Ma lui continua a scrivere, mosso solo dall’amore e quelle ultime lettere gli vengono sequestrate, con l’accusa di stalking. L’interrogativo rimane: il troppo amore, fatto non di violenza ma di frasi romantiche, può essere molestia? L’avvocato di Giovanni, Ilaria Margherita Losi, prova la mediazione: “Lei potrebbe perdonarlo. Le sue sono soltanto bellissime lettere d’amore”.