Strage Corgiolu, figlio scappa, spara, preso. E’ stato lui?
di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Maggio 2016 - 21:16| Aggiornato il 13 Maggio 2016 OLTRE 6 MESI FA
Giuseppe Diana e Luciana Corgiolu, bloccato il figlio in fuga
CAGLIARI – Strage Corgiolu, figlio scappa, spara, preso. E’ stato lui?. La fuga e la sparatoria sono quasi una confessione. La fuga di Igor Diana, il figlio adottivo di origine russa di 28 anni della coppia uccisa in casa a Settimo San Pietro in provincia di Cagliari, è terminata. Ad arrestarlo è stata un’operazione congiunta di polizia e carabinieri. Il giovane è stato rintracciato in auto sulla provinciale 293 nei pressi di Nuxis, paese del Sulcis. La sua fuga è durata in tutto 35 ore: Igor Diana, il figlio dei coniugi Giuseppe Diana, 67 anni, e Luciana Corgiolu, di 62, massacrati a bastonate e finiti a coltellate nella loro abitazione al numero 13 di via Copernico, a Settimo San Pietro, ora è stato trasferito in Questura.
Dopo il duplice delitto – avvenuto con molta probabilità la notte tra domenica e lunedì ma scoperto solo mercoledì mattina – il giovane adottato insieme al fratello di 24 anni, aveva fatto perdere le tracce allontanandosi con il fuoristrada del padre e portando via una pistola.
Dopo la scoperta dei cadaveri, la Polizia ha fatto prima le ricerche e poi con il passare delle ore una vera e propria caccia all’uomo, mentre il fratello minore, che lavora a Roma, era stato subito rintracciato e avvisato della tragedia. La Squadra mobile di Cagliari, coordinata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, ha diramato una nota di ricerche con il modello dell’auto a bordo della quale si era allontanato il 28enne e con la sua foto. Coinvolti accanto alla Polizia, i Carabinieri del Comando provinciale con i Cacciatori di Sardegna, il Corpo forestale e la Guardia di finanza.
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 12 maggio, un elicottero dell’Arma impegnato nelle ricerche del giovane in fuga, lo ha intercettato lungo la Statale 293, nel Comune di Nuxis, un piccolo paese del Sulcis dove i genitori avevano una casa.
Il pick-up grigio è stato inseguito lungo la strada da Polizia e Carabinieri, che lo hanno bloccato. Il giovane, a quanto pare, avrebbe tentato anche una fuga a piedi e durante l’inseguimento c’è stato un conflitto a fuoco. Il 28enne è rimasto lievemente ferito ed è stato trasportato all’ospedale di Iglesias per essere medicato, prima di essere trasferito in Questura, a Cagliari, per essere interrogato dagli inquirenti. Nei suoi confronti, ufficialmente, non c’è alcun provvedimento, ma la sua posizione potrebbe presto cambiare tenuto conto di tutte le contestazioni che potrebbero essergli mosse anche solo per la fuga ed il conflitto a fuoco.
Dopo il ritrovamento dei corpi dei due coniugi, in un primo momento si era presa in considerazione anche l’ipotesi dell’omicidio suicidio, subito scartata dopo il ritrovamento di diverse macchie di sangue in casa. La scoperta dei corpi senza vita è stata fatta dal fratello della donna, che non li vedeva da un paio di giorni ed era venuto a controllare se fosse successa qualche cosa.
Il cadavere del 67enne era stato trovato al piano inferiore, mentre quello della donna al superiore. Uno dei due figli adottivi delle vittime, Alessio, di 24 anni, era stato rintracciato dalla polizia e si era recato subito nell’abitazione dei genitori. Si erano da subito perse, invece, le tracce del fratello Igor, pizzaiolo di 28enne che viveva nell’abitazione della coppia uccisa.
Le foto Ansa scattate subito dopo il ritrovamento dei corpi.
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Giuseppe Diana e Luciana Corgiolu, bloccato il figlio in fuga
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Dopo il duplice delitto – avvenuto con molta probabilità la notte tra domenica e lunedì ma scoperto solo mercoledì mattina – il giovane adottato insieme al fratello di 24 anni, aveva fatto perdere le tracce allontanandosi con il fuoristrada del padre e portando via una pistola.
Dopo la scoperta dei cadaveri, la Polizia ha fatto prima le ricerche e poi con il passare delle ore una vera e propria caccia all’uomo, mentre il fratello minore, che lavora a Roma, era stato subito rintracciato e avvisato della tragedia. La Squadra mobile di Cagliari, coordinata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, ha diramato una nota di ricerche con il modello dell’auto a bordo della quale si era allontanato il 28enne e con la sua foto. Coinvolti accanto alla Polizia, i Carabinieri del Comando provinciale con i Cacciatori di Sardegna, il Corpo forestale e la Guardia di finanza.
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 12 maggio, un elicottero dell’Arma impegnato nelle ricerche del giovane in fuga, lo ha intercettato lungo la Statale 293, nel Comune di Nuxis, un piccolo paese del Sulcis dove i genitori avevano una casa.
Il pick-up grigio è stato inseguito lungo la strada da Polizia e Carabinieri, che lo hanno bloccato. Il giovane, a quanto pare, avrebbe tentato anche una fuga a piedi e durante l’inseguimento c’è stato un conflitto a fuoco. Il 28enne è rimasto lievemente ferito ed è stato trasportato all’ospedale di Iglesias per essere medicato, prima di essere trasferito in Questura, a Cagliari, per essere interrogato dagli inquirenti. Nei suoi confronti, ufficialmente, non c’è alcun provvedimento, ma la sua posizione potrebbe presto cambiare tenuto conto di tutte le contestazioni che potrebbero essergli mosse anche solo per la fuga ed il conflitto a fuoco.
Dopo il ritrovamento dei corpi dei due coniugi, in un primo momento si era presa in considerazione anche l’ipotesi dell’omicidio suicidio, subito scartata dopo il ritrovamento di diverse macchie di sangue in casa. La scoperta dei corpi senza vita è stata fatta dal fratello della donna, che non li vedeva da un paio di giorni ed era venuto a controllare se fosse successa qualche cosa.
Il cadavere del 67enne era stato trovato al piano inferiore, mentre quello della donna al superiore. Uno dei due figli adottivi delle vittime, Alessio, di 24 anni, era stato rintracciato dalla polizia e si era recato subito nell’abitazione dei genitori. Si erano da subito perse, invece, le tracce del fratello Igor, pizzaiolo di 28enne che viveva nell’abitazione della coppia uccisa.
Le foto Ansa scattate subito dopo il ritrovamento dei corpi.