Maltempo. Sotto i 7 gradi, anche le gomme mettono il cappotto

Pubblicato il 22 Dicembre 2009 - 09:37 OLTRE 6 MESI FA

Non sono gomme da neve, ma coperture invernali da far “indossare” quando le temperature scendono sotto i 7 gradi centigradi, per garantire sicurezza e motricità. Non esistono pneumatici adatti per tutte le stagioni, come del resto non esistono scarpe adatte a gennaio come ad agosto.

Ma mentre per le calzature al cambio di temperatura si svecchiano o se ne comprano di nuove, per le gomme la logica non è la stessa. La pratica, invece,  e l’economia imporrebbero l’utilizzo delle invernali. Attenzione però non sono gomme da neve in sostituzione delle solite e scomode catene, sono coperture speciali che a bassa temperatura, e con ogni condizione di fondo stradale (asciutto, bagnato o innevato) assicurano una motricità ideale a tutto vantaggio della sicurezza. Si montano infatti quando la temperatura scende sotto i 7 gradi con pioggia, fango, brina, ghiaccio, oltre che neve.

Dunque gli pneumatici invernali non sono più un’esigenza solo per chi percorre strade di montagna, ma un fondamentale elemento di sicurezza per tutti gli automobilisti che guidano nella stagione fredda. Per raggiungere un elevato standard di prestazioni, i tecnici hanno principalmente lavorato su tre aspetti della tecnologia: deve essere dunque abbandonato definitivamente il concetto di “gomme da neve”, dove con questo termine generico si faceva riferimento a quegli pneumatici con un battistrada artigliato che si montavano solo in condizioni di forti nevicate, come fossero delle catene.

Da alcuni anni queste coperture sono state sostituite dalle gomme invernali, prodotti che riescono a garantire ottime prestazioni lungo tutto il periodo freddo e non solo su strade innevate. Le invernali a bassa temperatura lavorano meglio, hanno più grip, sentono meno l’aquaplaning, e su neve e fango artigliano il fondo e permettono alla vettura di muoversi in sicurezza grazie a i componenti chimici della mescola definita termica, che opera alle basse temperature, al disegno del battistrada, per ridurre il pericolo di aquaplaning; e ala conformazione dei singoli tasselli muniti di appositi intagli che creano lamelle che aumentano gli spigoli presenti sulla superficie, garantendo aderenza ottimale su fondo stradale innevato.

Rispetto a un pneumatico estivo, l’invernale permette una riduzione degli spazi d’arresto variabile dal 15 al 30% a seconda delle condizioni del fondo, mantiene un’elevata trazione in accelerazione e in salita oltre a garantire una direzionalità superiore in curva. Non è corretto pensare che i recenti dispositivi elettronici di bordo che gestiscono la frenata, la trazione e la stabilità (Abs, Tcs, Esp) possano da soli compensare la riduzione dell’aderenza nelle condizioni limite, anzi. Solo disponendo di un pneumatico che mantiene sempre una buona aderenza è possibile beneficiare del lavoro dell’elettronica di bordo. Un esempio su tutti l’Abs. Non avendo pneumatici idonei quando si frena con decisione gli spazi d’arresto si dilatano considerevolmente, proprio perché l’Abs continua a inserirsi in attesa che venga recuperata l’aderenza tra il battistrada e la strada.