Greta e Vanessa, Copasir: “Contropartita c’è stata. 12 mln no, troppi”. Quanto allora?

di redazione Blitz
Pubblicato il 19 Gennaio 2015 - 17:48 OLTRE 6 MESI FA
Greta e Vanessa, Copasir: "Contropartita c'è stata. 12 mln no, troppi". Quanto allora?

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo

ROMA – Una contropartita c’è stata per il rilascio di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. Ma 12 milioni no, sono troppi. E’ quanto sostenuto dal presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, in merito all’ipotesi del pagamento di un riscatto per la liberazione delle due cooperanti tenute in ostaggio in Siria per 5 mesi e ora rientrate in Italia.

“Contropartite ci sono sempre quando uno riesce a liberare ostaggi – ha detto Stucchi – ma non sempre sono di tipo economico”.

Quanto allora? La cifra di 12 milioni di euro, circolata in questi giorni di surreali polemiche, secondo Stucchi sarebbe

“esagerata dal tipo di informazioni che io ho. Se si fosse pagato quel riscatto sarebbe inaccettabile”.

“Se fossero stati dati soldi che poi potrebbero venire usati per comprare armi e creare danni alla sicurezza – ha spiegato il numero uno dei servizi segreti – sarebbe stato sicuramente un errore, una scelta da non fare”.

I sequestri, ha ricordato il senatore,

“spesso iniziano con due richieste: soldi o uno scambio di prigionieri e spesso finiscono né con l’una né con l’altra soluzione. Rispetto ai 12 milioni di euro ipotizzati la cifra di solito è molto inferiore. Bisogna avere la consapevolezza che pagare è come un cane che si morde la coda e non va bene. Si possono utilizzare altre strade, si danno aiuti. Se io faccio capire di essere disponibile a pagare, poi le persone in quelle aree diventano bancomat per terroristi”.

Un’altra mezza smentita o una mezza ammissione, a seconda dei punti di vista. Dopo quanto pubblicamente ribadito dal ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Ma il New York Times e altri autorevoli organi di stampa continuano a sostenere che un riscatto, seppur inconfessabile, c’è stato. Del resto è stato lo stesso Gentiloni a dire che “le decisioni assunte sono in linea con quelle assunte dall’Italia nel passato in casi simili”. E in passato, sottolinea il quotidiano della grande mela, i governi Berlusconi hanno sempre pagato

Circostanza confermata anche da un anonimo 007 in pensione al Fatto Quotidiano: l’Italia ha “SEMPRE” pagato ricatti, calcando appunto sull’avverbio e dileggiando un po’ l’ingenuità di chi crede alla versione governativa, di qualsiasi colore. Una pratica estesa a tutti gli scenari di guerra, dall’Iraq all’Afghanistan (si trattava con i signori della guerra locali), fino ai pirati che infestano l’Oceano indiano.

Mercoledì al Copasir, ha poi informato Stucchi, ci sarà in audizione il direttore del Dis, Giampiero Massolo, “che riferirà sull’iter del sequestro e noi faremo le nostre valutazioni”.