Vicenza. Prostitute e escort milionarie, GdF: “Imposte sul reddito”

Pubblicato il 17 Settembre 2011 - 20:25| Aggiornato il 18 Settembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

VICENZA, 17 – Studiando con attenzione le “offerte commerciali” diffuse via internet, la Guardia di Finanza di Vicenza ha scoperto oltre un centinaio di donne, prevalentemente straniere, che si prostituivano in diverse località del territorio vicentino oltre che in altre province italiane, e ha scoperto soprattutto che il tenore di vita che conducevano non era certo quello che si sarebbero potute permettere disoccupate nullatenenti, o, per dirla col linguaggio della burocrazia, che esistevano differenze molto evidenti tra i redditi dichiarati e i relativi indici di capacita’ patrimoniale.

Pur non percependo “formalmente” alcun reddito, alcune giovani donne sono risultate proprietarie di immobili di ingente valore, di auto di lusso (Porsche, BMW, Mercedes, Land Rover, Jaguar, ecc.), di orologi di pregio (Rolex, Cartier, ecc.)
nonche’ detentrici di rilevanti disponibilita’ finanziarie. Le incongruenze reddituali sono state portate all’attenzione di nove diversi Uffici dell’Agenzia delle Entrate, con sede in 4 diverse regioni italiane, competenti in relazione alle residenze anagrafiche delle interessate.

Sono provenienti da Paesi dell’Est Europa, del Sud America e dell’Estremo Oriente asiatico, con qualche ‘protagonista’ italiana, le prostitute, le escort e le accompagnatrici che pur dichiarando poco o nulla al fisco  hanno un tenore di vita milionario. Ad indicarne l’origine geografica, la Gdf di Vicenza  che nell’operazione ‘Hot Nights’ ha calcolato un giro d’affari che a livello nazionale, raggiungerebbe un valore compreso tra uno e cinque miliardi di euro all’anno.

Solo nel vicentino sarebbero centinaia le ‘signorine’, che praticamente invisibili al fisco risultano proprietarie di beni patrimoniali di ingente valore da immobili di pregio in note localita’ turistiche italiane ad auto di lusso e molti soldi impiegati anche per sottoscrivere assicurazioni sulla vita e capaci di inviare significative somme di denaro all’estero, anche per il tramite del canale finanziario dei money transfer. In qualche caso le donne, ufficialmente prive di reddito, arrivavano ingenuamente a denunciare furti di parecchie migliaia di euro perpetrati magari all’interno delle loro ville (sempre frutto di donazioni di amici) o la sparizione di borsette contenenti preziosi per svariate migliaia di euro.

Tra le storie emerse è stata identificata una donna italiana di circa 40 anni che, pur non avendo mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi, nel 2008 aveva acquistato un immobile del valore dichiarato di 270.000, euro senza dover accedere ad alcuna forma di finanziamento o di mutuo.    In un altro caso, una giovane dell’Est Europa, già da anni stabilitasi in Italia, indicava nei propri annunci di poter ‘ricevere’ i propri clienti, indistintamente, in numerose città, come Milano, Roma, Montecarlo, Parigi, New York e, naturalmente, Vicenza.