Igor il russo braccato, il killer di Budrio forse ha ucciso anche una guardia ambientale

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Aprile 2017 - 21:02| Aggiornato il 9 Aprile 2017 OLTRE 6 MESI FA
Igor Il Russo catturato, forse ha ucciso anche una guardia provinciale

Igor Il Russo catturato, forse ha ucciso anche una guardia provinciale

FERRARA – Lo cercavano da giorni per l’omicidio del barista di Budrio, Davide FabbriIgor Vaclavic è in queste ore braccato dalla polizia, ma prima potrebbe aver colpito ancora.

Secondo il quotidiano la Nuova Ferrara, il killer russo potrebbe essere coinvolto anche in un altro gravissimo fatto di sangue avvenuto sabato sera, intorno alle 19, lungo la strada provinciale Mondo Nuova, a circa 9 km da Portomaggiore (Ferrara). Nello scontro a fuoco è rimasta uccisa una guardia ambientale volontaria, Valerio Verri, di Portoverrara, un’altra guardia è gravemente ferita.

I due lo avevano fermato per un controllo casuale, durante un pattugliamento antibracconaggio. Marco Ravaglia, la guardia ferita è stato ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena e operato; non è in pericolo di vita.

Tutto porta a ipotizzare, scrive la Nuova Ferrara, che a sparare sia stato proprio Igor Vaclavic, in fuga da giorni. L’uomo sarebbe poi scappato a bordo di un Fiorino bianco, rubato a Molinella. Le forze dell’ordine si sono precipitate in numero massiccio sul posto per una frenetica caccia all’uomo. Il sospettato ha abbandonato l’auto sulla quale scappava ed è fuggito a piedi in una boscaglia.

La caccia è continuata per tutta la notte, anche con il supporto di reparti speciali. Le ricerche si sono concentrate in particolare nell’area dell’oasi di Marmorta di Molinella, al confine tra il Ferrarese e il Bolognese.

Davide Fabbri è stato freddato una settimana fa nel suo bar a Riccardina di Budrio da un colpo di pistola: il rapinatore aveva due armi, un fucile, che il barista ha tentato di togliergli, e anche una pistola con cui l’ha colpito a morte. Igor Vaclavic sarebbe dovuto essere già espulso dall’Italia.

Il sostituto procuratore di Bologna Marco Forte, titolare delle indagini sull’omicidio di Budrio, è in contatto da ieri sera con il collega di Ferrara, Ciro Alberto Savino. Vaclavic, che ha diversi alias e potrebbe essere originario di un paese della ex Jugoslavia, sarebbe stato riconosciuto dalla guardia ferita come il latitante la cui foto era stata diffusa alle forze di polizia, ma un collegamento sicuro con i delitti lo si potrà avere solo quando verrà prelevato un campione del suo Dna per raffrontarlo con quello isolato dal Ris nel sangue trovato fuori dal bar di Budrio.

Intanto il Fiorino bianco abbandonato dal fuggitivo a Molinella è stato sequestrato e verrà analizzato per trovare tracce utili.