Il geologo: "Fracking e magnitudo, bufale sul web"

Pubblicato il 8 Giugno 2012 - 18:48 OLTRE 6 MESI FA

MODENA, 8 GIU – ''Notizie del tutto prive di fondamento sul terremoto, amplificate dai social networks''. Le ha passate in rassegna Daniela Fontana, docente di Geologia dell'Universita' di Modena e Reggio Emilia nel corso di un convegno sul sisma a Modena. ''Occorre non aggiungere ulteriore panico a quello gia' giustificato delle popolazioni – dice la professoressa -. Nessuna attivita' dell'uomo come sondaggi, perforazioni, prelievi di idrocarburi, prelievi di acqua puo' creare o indurre terremoti di intensita' pari a quelli avvenuti. La profondita' degli ipocentri dei terremoti registrati e' generalmente superiore a 5-6 chilometri, spesso oltre 10, e l'energia in gioco e' tale da escludere qualunque possibile legame con attivita' umane. Nella nostra pianura terremoti di intensita' simile si sono verificati anche in passato, anche quando le perforazioni per idrocarburi non esistevano. Va ricordato che le zone dove c'e' attualmente un enorme prelievo di gas e petrolio sono praticamente asismiche''.

La Fontana passa poi ai dubbi sollevati sul fenomeno di 'fracking', una tecnica utilizzata in Usa, Canada e solo marginalmente in nord Europa per lo sfruttamento di gas metano disperso in sedimenti argillosi. ''Per aumentare il prelievo – precisa il geologo – si utilizzano tecniche di microfratturazione idraulica del sedimento e in alcuni casi questa tecnica crea una microsismicita' che puo' essere problematica, proprio perche' riguarda sedimenti piuttosto superficiali. In Francia – ricorda il geologo – infatti hanno sospeso le prime ricerche. In Italia non esistono pero' sedimenti che contengano metano sfruttabile in modo significativo. Inoltre, nessuna di queste ricerche o sfruttamento puo' essere fatta 'di nascosto' perche' richiedono impianti complessi e visibilissimi''. Quanto al problema della quantificazione della magnitudo dei terremoti, secondo la Fontana ''sono circolate notizie in base alle quali verrebbero diffusi dati volutamente errati per evitare risarcimenti dei danni. Si confonde pero' la scala Richter, che misura la magnitudo, con la scala Mercalli che si basa sulla valutazione dei danni. Il solo modo per far fronte a questi terribili eventi – conclude la Fontana – e' fare in modo che le costruzioni e le infrastrutture siano costruite in modo idoneo e che ci sia una corretta conoscenza e classificazione sismica del territorio. Altrettanto importante e' che la gente sia informata correttamente e non si diffondano notizie prive di fondamento che creano panico''.