Il Papa tace su Emanuela Orlandi. Il fratello: "Occasione persa"

Pubblicato il 18 Dicembre 2011 - 13:14 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 18 DIC – ''Sono deluso. Hanno perso una grande occasione per riscattare 28 anni di silenzi e omerta'''. E questa la reazione di Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, la cittadina vaticana scomparsa nel 1983, che oggi si attendeva una parola del Papa all'Angelus sulla vicenda di Emanuela e che ha guidato un folto gruppo di persone in piazza San Pietro a sostegno della petizione ''verita' e giustizia'' per Emanuela Orlandi.

Al termine dell'Angelus tutti i sostenitori della petizione hanno scandito a gran voce e a piu' riprese il nome di Emanuela mostrando la foto della ragazza che portavano in mano. ''Si poteva dare – ha detto Pietro Orlandi – un'altra immagine della Chiesa. Spero si trovi il coraggio per abbattere quel muro di silenzio e omerta' che c'e' sia in Vaticano sia nello stato italiano su questo bruttissimo intreccio tra Stato, Chiesa e criminalita'.

La verita' evidentemente da ancora fastidio a qualcuno'', ha sottolineato Pietro Orlandi, secondo il quale ci sarebbe voluta e ci vorrebbe ''piu' collaborazione'' per far luce sulla vicenda. ''La collaborazione tra stato Italia e stato Vaticano – ha detto – e' uno dei principi dei patti Lateranensi. E' invece la collaborazione c'e' stata per insabbiare e nascondere questa storia a tutti i costi. Spero che prima o poi si mettano una mano sulla coscienza: e' un dovere morale, anche il Vaticano ne' avrebbe nuova luce. Ma continuo a sperare, magari il Papa parlera' domenica prossima: io ho pazienza''.