Immigrati, guerra di religione sul barcone: musulmani gettano in mare cristiani

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Aprile 2015 - 14:52| Aggiornato il 17 Aprile 2015 OLTRE 6 MESI FA
Immigrati, guerra di religione sul barcone: musulmani gettano in mare cristiani

Un barcone pieno di migranti

ROMA – Lite su un barcone di migranti: erano in 100, al culmine dello scontro i musulmani hanno gettato in mare 12 cristiani. All’arrivo a Palermo 15 dei presunti omicidi sono stati arrestati. Il barcone stava portando circa 100 persone nel viaggio dalla Libia alle coste della Sicilia quando durante la traversata è scoppiata una lite a bordo. I superstiti dicono per motivi religiosi, plausibile ritenere che in una situazione di forte disagio sia nato un battibecco per motivi di spazio, o di acqua, o di cibo.

Ed ecco la rissa. Ma come si sono riconosciuti, musulmani e cristiani? E’ probabile che i due gruppi religiosi fossero divisi a bordo, che già alla partenza fossero state riservate delle aree della barca ai musulmani, superiori numericamente, e altre ai cristiani. Cosa che configurerebbe una sorta di “apartheid della disperazione”.

Poi la lite degenera, con i musulmani che buttano a mare, vivi, i cristiani. L’episodio è stato raccontato dai superstiti alle autorità italiane una volta arrivati sulle nostre coste. Arrestati 15 migranti, tra loro anche un minore di 17 anni.

Un nuovo naufragio. Altra tragedia con almeno 41 vittime nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia. A parlarne sono quattro superstiti sbarcati nel porto di Trapani dalla nave “Foscari” della Marina Militare. I 4 sopravvissuti hanno riferito agli operatori umanitari e alla polizia, che sta valutando il loro racconto, di essere partiti in 45 da Tripoli su un gommone poi naufragato. Stando all’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) “sembra che i quattro siano stati raccolti in mare da un elicottero e poi salvati dai militari della nave Foscari”. I sopravvissuti sono rimasti alla deriva per quattro giorni, aggiunge l’Organizzazione.