Immigrati: il 23% dopo 10 anni in Italia parla italiano anche in casa

Pubblicato il 14 Dicembre 2009 - 16:45 OLTRE 6 MESI FA

Il 23% degli immigrati che vivono in Italia da almeno 10 anni utilizza la lingua italiana anche al di fuori dell’ambiente lavorativo. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Istat sull’integrazione degli immigrati nel nostro Paese.

Parlare l’italiano anche in casa, con i proprio connazionali, in modo naturale significa non solo una piena integrazione ma anche la testimonianza di un significativo allontanamento dalla cultura d’origine.

Un dato che può essere molto utile al fine del dibattito sulla legge sulla cittadinanza che si sta svolgendo in Parlamento. Ultimamente il tema della cittadinanza ha creato attriti tra le parti politiche e, a volte, anche all’interno dei singoli partiti. Uno dei requisiti che tutti considerano fondamentale per il rilascio della cittadinanza, sia che questa avvenga dopo 5, 8 o 10 anni, è proprio la conoscenza della lingua italiana.

Scorrendo la tabella dell’Istat, allora, si scopre che i più “integrati” da questo punto di vista sono i polacchi (il 29,3% di quelli che risiedono in Italia parla frequentemente la nostra lingua anche in casa). Segue poi la comunità peruviana (19,5%), albanese (19,4%) e romena (19,3%). Praticamente inesistente invece, l’uso corrente dell’italiano fra i gruppi cinese (1,2%) e filippino (2,4%).