Immigrazione, battaglione San Marco vs scafisti: navi e aerei per l’emergenza

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Ottobre 2013 - 10:15 OLTRE 6 MESI FA

Immigrazione, battaglione San Marco vs scafisti: navi e aerei per l'emergenzaROMA – Anche battaglione San Marco è pronto a partire da Ancona contro gli scafisti nel Mediterraneo. Navi, elicotteri e aerei saranno schierati e pronti a intervenire per portare soccorso ai barconi che tentano l’approdo sulle coste italiane, per evitare altre tragedie come quella di Lampedusa del 1° ottobre e far fronte alle emergenze umanitarie dell‘immigrazione.

Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera scrive:

“Sei mezzi navali, almeno quattro elicotteri e altrettanti aerei dovranno vigilare notte e giorno la «rotta» dei profughi per poter intervenire subito nel soccorso delle imbarcazioni in difficoltà e così cercare di evitare altre tragedie. E a questo dispositivo potrebbe aggiungersi entro qualche giorno anche la San Marco, pronta a partire da Ancona”.

La marina italiana è pronta a far fronte alle emergenze umanitarie e la “cabina di regia”, scrive la Sarzanini, avrà sede a Roma

“Certamente la sala operativa che dovrà coordinare gli interventi sarà nel centro di Santa Rosa, alle porte di Roma, specializzato nella «sorveglianza integrata degli spazi marittimi d’interesse». Alle navi Libra e Cassiopea, tuttora impiegate per i servizi pianificati dopo i due naufragi dell’ultima settimana, si aggiungerà la fregata Espero e sarà utilizzata proprio per compiti di pattugliamento in acque internazionali. Il Tremiti dovrebbe invece proseguire l’attività di supporto logistico a Lampedusa e la pianificazione di queste ore prevede anche l’impiego delle corvette Triade e Chimera”.

I mezzi della Guardia costiera e della Guardia di finanza saranno così affiancati dalle navi della marina, ma anche da elicotteri e aerei:
“Agli elicotteri in dotazione delle navi e a quelli della Guardia di finanza, potrebbero aggiungersi l’Eh 101 di stanza a Catania, ma anche i velivoli Atlantic schierati presso lo scalo militare di Sigonella. E poi ci sono i due aerei P180 con i visori notturni, indispensabili per il sorvolo in quelle ore in cui — lo dicono le statistiche — gli scafisti abbandono i migranti al loro destino, spesso dopo averli trasferiti dalla nave madre alle imbarcazioni più piccole che fanno rotta verso la Sicilia. Le «regole di ingaggio» prevedono che siano sempre operativi proprio per avere un monitoraggio 24 ore su 24”.
Al momento sono 500 gli uomini che ogni giorno sorvegliano la situazione, ma il numero potrebbe essere triplicato:
“L’attuale impiego di oltre 500 uomini al giorno potrebbe essere addirittura «triplicato», come anticipa il ministro Mauro mentre sulla durata della missione spiega che «molto dipenderà anche dai tempi di stabilizzazione della situazione libica e soprattutto dal supporto che ci arriverà dall’Unione Europea». Certamente se ne discuterà durante la riunione del Consiglio Ue fissato per il 24 e 25 ottobre che all’ordine del giorno ha inserito proprio l’emergenza legata ai migranti”.
Il ministro della Difesa, Mario Mauro, spiega la linea del governo guidato da Enrico Letta per far fronte all’emergenza, scrive la Sarzanini:
“«Metteremo a disposizione tutte le risorse necessarie visto che si tratta di una missione umanitaria. È chiaro che uno sforzo comune ci consentirebbe di poter garantire anche lo smistamento dei profughi nei vari Stati e dunque la massima efficienza per l’accoglienza e l’assistenza di queste persone»”.