Incidente Monteforte Irpino (Avellino), “Pullman perdeva pezzi in autostrada”

di Gianluca Pace
Pubblicato il 29 Luglio 2013 - 15:52 OLTRE 6 MESI FA

MONTEFORTE IRPINO (AVELLINO) – “Autobus già danneggiato”, “Andava a forte velocità”, “Perdeva pezzi in autostrada”, “Ritrovati pezzi del motore 1 km prima”. Cos’è successo al pullman che domenica 28 luglio intorno alle 20:30 è precipitato da un viadotto (tra Monteforte e Baiano) sulla A16 in Irpinia in una scarpata per oltre trenta metri? 38 morti e 10 feriti, questo l’ultimo bilancio (parole del prefetto di Avellino Umberto Guidato).

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E’ stata recuperata la scatola nera dell pullman (il bus era partito da Pietralcina) che è finito giù dal viadotto in località Acqualonga a Monteforte. E iniziano a filtrare le prime ipotesi sul tragico incidente.

Parti del sistema di trasmissione dell’autobus sono state trovate a terra oltre un chilometro prima del luogo dove e’ precipitato e questo, sottolineano all’ANSA fonti vicine all’inchiesta, rende molto probabile che il mezzo fosse già danneggiato mentre percorreva un tratto in forte pendenza.

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PRECEDENTE CONTATTO – Sicuramente il pullman viaggiava a forte velocità nel momento dell’impatto, anche a causa di un precedente contatto con il margine destro dell’autostrada. La circostanza, come scrive Il Mattino, è stata riferita da diversi testimoni agli investigatori e confermata dai primi rilievi. La procura di Avellino ha avviato un’inchiesta sull’incidente è per omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Il pullman è stato sequestrato con tutti i documenti di bordo, compresa la registrazione del cronotachigrafo, una sorta di “scatola nera” dei mezzi pesanti (lo ha riferito la polizia stradale di Avellino).

Tra le ipotesi di reato avanzate dalla Procura di Avellino per l’incidente sulla A16 che ha provocato la morte di 38 persone c’è anche il concorso in omicidio plurimo colposo e disastro colposo, ha detto il Procuratore di Avellino, Rosario Cantelmo.

Questo verrebbe confermato anche dai primi rilievi effettuati: qualche centinaio di metri prima sono stati trovati a terra pezzi del sistema di trasmissione del bus. Si notano poi abrasioni a tratti sulla barriera laterale destra provocate dal contatto col mezzo. Questo avviene circa 800-600 metri prima del luogo dove il pullman è precipitato nel vuoto, mentre continuando il percorso (ora siamo tra i 600-400 metri prima) sono state riscontrate abrasioni “su un muro di margine destro in calcestruzzo e l’asportazione dei catadiottri.” (fonte Irpinia News)

ALTA VELOCITA’ – Tuttavia, il tentativo di rallentare dopo questo primo impatto o non è riuscito o è riuscito solo in parte “perché i danni provocati sul viadotto all’infrastruttura (barriere metalliche di margine destro spostate, new jersey di inizio viadotto spostati) e alle 15 auto che lì si trovavano e sono rimaste coinvolte in vari tamponamenti, indicano un impatto a forte velocità contro la barriera, che è un new jersey in calcestruzzo con mancorrente metallico.”

Quell pullman finito in una scarpata sulla A16 dopo aver travolto decine di auto andava “a velocità elevata”. L’Ansa, citando alcuni testimoni, scrive che:

Prima di abbattere il guardrail e finire nella scarpata l’autobus precipitato ieri sera da un viadotto sulla A16 in Irpinia, andava ad una velocità elevata. La circostanza, secondo quanto si apprende, é stata riferita da diversi testimoni agli investigatori e confermata dai primi rilievi. Gli uomini della Polstrada dovranno ora accertare se la velocità elevata sia dipesa dall’autista o da un problema al mezzo.

 

Il Corriere della Sera aggiunge:

La Polstrada precisa inoltre che sul luogo dello schianto non ci sono segni di frenata: il mezzo secondo una prima ricostruzione si è trascinato lungo una barriera di cemento ed ha poi sfondato il guardrail finendo nella scarpata. Sulla base di questi elementi, si ipotizza che il pullman per problemi di controllo del mezzo abbia tentato di limitare la propria velocità appoggiando il veicolo sul margine destro

RALLENTAMENTI –  Intorno alle 19 di ieri sera, riferisce l’agenzia Agi e riporta Il Corriere della Sera, si sono cominciati a formare dei rallentamenti al chilometro 28 in direzione Napoli.

 Rallentamenti segnalati sia tre pannelli a messaggio variabile fino a 40 chilometri prima, sia da un operatore che sbandierava a terra a circa un km e mezzo dal punto in cui è avvenuto l’incidente. L’autobus è arrivato invece intorno alle 20:30.

IPOTESI MALORE? – In queste ore, su disposizione della Procura di Avellino, sarà effettuata l’autopsia sul cadavere dell’autista per accertare, tra l’altro, “se è stato vittima di un malore.” (fonte Il Mattino)