Innse/ Tensioni allo sgombero dello stabilimento. Domani sciopero nazionale in solidarietà agli operai

Pubblicato il 3 Agosto 2009 - 17:25 OLTRE 6 MESI FA

Martedì 4 agosto sono previste due ore di sciopero in tutte le aziende metalmeccaniche del Paese in solidarietà con i lavoratori della Innse Press, l’azienda di Lambrate presidiata da più di anno da una cinquantina di operai che chiedono di poter continuare a lavorare. Invece, la loro fabbrica sta per essere smantellata.

In una Milano quasi deserta, polizia e carabinieri sono arrivati per eseguire un provvedimento urgente del Tribunale che risale allo scorso maggio e che prevede la consegna delle sette macchine vendute dalla proprietà dell’ azienda a due diverse società.

Si tratta dell’ultimo atto di una vicenda iniziata anni fa quando il commissario straordinario della Innse cedette l’ azienda per circa 700 mila euro a un imprenditore, Silvano Genta. Genta illustrò un piano di rilancio dell’azienda. Ma le cose andarono diversamente.

Nel maggio 2008 ai dipendenti arrivò il telegramma che annunciava l’avvio della procedura di mobilità. Si è poi scoperto che Genta aveva venduto i macchinari a due società, della provincia di Vicenza e Milano, macchinari di cui però era pressochè impossibile entrare in possesso: erano sotto custodia degli operai, da mesi in autogestione.

Ecco allora il decreto ingiuntivo che, dopo vari tentativi, sarà eseguito con l’ausilio delle forze dell’ ordine.

Dure le reazioni dei sindacati. «Si sta smantellando una fabbrica sana – hanno detto Maria Sciancati e Giorgio Cremaschi della Fiom – per favorire le speculazioni di un imprenditore, quando c’è già un acquirente».

Il leader della Fiom Gianni Rinaldini ha definito lo sgombero una «vera e propria provocazione». La Regione, dal canto suo, in una nota, ha fatto sapere che «si è spesa da mesi per cercare una soluzione e un acquirente, il che purtroppo non ha potuto perfezionarsi e concludersi positivamente».