Insulti su Facebook a barista romena: 40 denunciati a Torino, anche deputata M5S

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Ottobre 2016 - 12:56 OLTRE 6 MESI FA
Insulti su Facebook a barista romena: 40 denunciati a Torino, anche deputata M5S

Insulti su Facebook a barista romena: 40 denunciati a Torino, anche deputata M5S

TORINO – Insulti su Facebook alla barista romena: 40 denunciati, c’è anche una deputata M5S. Un procedimento penale per diffamazione al vaglio della procura di Torino per verificare la condotta di quaranta persone, fra cui la parlamentare Laura Castelli (M5S), dopo la denuncia di una giovane romena che, dopo essersi candidata per il Pd in una circoscrizione alle ultime amministrative, era stata bersagliata di insulti su Facebook e aveva poi presentato querela.

Castelli aveva pubblicato una foto in cui la donna, Lorena Roscaneanu, 31 anni, compariva insieme a Fassino: la parlamentare, osservando che lavorava come cassiera nel bar interno del Palazzo di giustizia, il cui appalto era stato affidato “a una azienda fallita tre volte” con un “ribasso sospetto”, si chiedeva “quali legami ci fossero”. Il post fu commentato varie volte da utenti che non risparmiarono ingiurie e allusioni di carattere sessuale. Da quanto si apprende da Repubblica ora è stato cancellato dalla pagina “Cittadina in Parlamento” della Castelli, cosa che impedisce alla polizia giudiziaria del pm Barbara Badellino, di risalire all’identità dei commentatori. Toccherà all’avvocato di parte civile, Gianluca Orlando, svolgere gli accertamenti.

Come riporta ancora Repubblica:

Già nel novembre di tre anni fa Laura Castelli si era distinta per il gesto dell’ombrello con il quale, a Montecitorio, aveva terminato un suo intervento nell’aula parlamentare sul trattato Italia-Francia sulla Torino-Lione. “Mi ero candidata in una circoscrizione – racconta Roscaneanu nel ricostruire la vicenda – perché non c’erano altri rappresentanti della comunità romena, che pure è assai numerosa in città. Mio fratello maggiore, in Romania, è molto attivo in un partito di ispirazione socialista e democratica, e io con quelle idee ci sono cresciuta. Ma dopo quel post non ho nemmeno presentato i documenti per entrare in lista. Non ne potevo più. A parte gli insulti sul web, dove mi davano dell’amante di Fassino se non peggio, persino i frequentatori del tribunale mi additavano. Ed ero una semplice cassiera”.