Isabella Noventa, Freddy Sorgato: “Durante un gioco erotico…”

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Maggio 2017 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Isabella Noventa, Freddy Sorgato: "Durante un gioco erotico..."

Isabella Noventa, Freddy Sorgato: “Durante un gioco erotico…”

PADOVA – Isabella Noventa “mi propose giochi erotici estremi. Fu durante uno di questi giochi erotici che morì”: è quanto sostiene Freddy Sorgato, il ballerino di Noventa (Padova) imputato, insieme alla sorella Debora Sorgato e alla tabaccaia veneziana Manuela Cacco, nel processo per l’omicidio della segretaria di Noventa. 

La tesi è contenuta in un memoriale difensivo di cinque pagine, scritto in un italiano stentato, che Sorgato ha stilato nella sua cella al carcere Due Palazzi di Padova e ha consegnato al giudice per l’udienza preliminare.

Nel memoriale, il cui contenuto è anticipato dal Gazettino, Freddy Sorgato racconta il suo rapporto con Isabella Noventa e quanto accadde nella sua villa di via Sabbioni 11 a Noventa Padovana la sera del 15 gennaio 2016, quando la donna morì.

“Ho conosciuto Isabella nel 2013 in una scuola di ballo e da subito si è evidenziata una forte simpatia da parte di entrambi… Tra di noi vi è sempre stato un ottimo rapporto di reciproco rispetto e serietà...”: con queste parole inizia il racconto di Sorgato, secondo il quale il rapporto tra i due si sarebbe rotto a causa della eccessiva gelosia di lei. Fino a che i due si sono allontanati. Continua il memoriale:

“Nelle proposte di soluzioni di recupero del rapporto vi era anche un viaggio. Ci decidemmo per l’Egitto… Purtroppo in quell’occasione lei si presentava all’aeroporto di Verona insieme a una sua amica che prese il mio posto (…). La scusa fu stata che voleva un momento di riflessione per poter decidere se continuare o meno con me…Pretendevo rimborso del mio pacchetto viaggio ma la risposta fu negativa e così mi apprestai a indagare grazie a terza persona se si riuscisse a recuperare il maltolto”.

A questo punto i rapporti tra i due si interruppero e Freddy rivide Isabella nel luglio 2015, ma trovò, scrive, una donna cambiata

“più disinibita e libertina…mi propose vari incontri senza impegno a scopo puramente sessuale immedesimato nella figura di amico da letto…Fino al giungere di giochi erotici estremi e di gruppo in cui io non c’ero…”.

E sarebbe stato durante uno di questi giochi erotici che la donna sarebbe morta:

Ci dedicammo ad effusioni varie e pratiche giocose come si faceva di solito…durante questi giochi erotici Isabella si accasciava senza darne segno alcuno senonchè mi apprestavo immediatamente a dare soccorso…assalito subito dal panico e dalla paura, paralizzato dall’impossibilità di poter fare altro colto dalle fatali responsabilità e dalle conseguenze del fatto che di per se rappresentava una grave minaccia della mia esistenza futura, così mi disfai del corpo suo mettendolo in un sacco e gettandolo nel fiume…Finchè ero in doccia mi suonarono alla porta era Manuela Cacco…”.

Alla fine del memoriale Sorgato parla del suo “affetto” per Isabella “puro e marcato da non poterle mai e poi mai farle del male per nessuna ragione al mondo” e si rivolge al giudice “una persona obiettiva come lei in modo che si conoscesse la giusta verità”.