Isernia: prostituzione in un ristorante, tre arresti

Pubblicato il 22 Febbraio 2011 - 19:13 OLTRE 6 MESI FA

ISERNIA,  – I Carabinieri di Isernia hanno arrestato tre persone con l’accusa di  sfruttamento della prostituzione. Si tratta di Matteo e Vincenzo Zivolo, padre e figlio di Colli a Volturno (Isernia), 55 e 27 anni, e Moussas Cheikh Drame (detto Mosè), 40 anni, senegalese.

Il procuratore capo di Isernia, Paolo Albano, ha reso noti i particolari dell’indagine, durante sei mesi, in conferenza stampa. I due molisani, secondo l’accusa,  da quasi un anno avevano rilevato un locale a Cantalupo nel Sannio (Isernia), dandogli le sembianze di ristorante perchè, in realtà, lì con la complicità di Mosè al loro clienti servivano serate a base di sesso con ragazze straniere.

A reclutarle, sempre secondo gli investigatori,  era proprio il senegalese, attraverso una rete di collaboratori italiani faceva arrivare dal Nord Italia prostitute in regola con le leggi per l’immigrazione per evitare i controlli delle forze dell’ordine. Il procuratore ha definito “molto salate” le consumazioni servite al ristorante “Le tre sorelle”.

Ogni ora di conversazione con le ragazze all’interno del locale costava 40 euro ai clienti: per trascorrere un’interna notte con le prostitute, fuori dal ristorante, i clienti dovevano pagare 300 euro. Il denaro veniva diviso a metà tra i gestori de “Le Tre Sorelle” e le prostitute. Il procuratore ha evidenziato che il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione comincia a essere preoccupante in provincia di Isernia. “In un solo anno – ha ricordato Albano – ci sono stati due blitz”. Il primo in un locale di Pesche (Isernia), sequestrato e chiuso proprio come il ristorante di Cantalupo.

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