Isis, sito in italiano per aspiranti terroristi: “Uccidete miscredenti europei”

di Corinna Campanile
Pubblicato il 9 Febbraio 2015 - 13:15| Aggiornato il 14 Marzo 2017 OLTRE 6 MESI FA
Isis, sito in italiano per aspiranti terroristi: "Uccidete miscredenti europei"

Isis, sito in italiano per aspiranti terroristi: “Uccidete miscredenti europei”

ROMA – Istruzioni per  cani sciolti, lupi  solitari o comunque li si voglia chiamare. La sostanza è istruzioni ad aspiranti terroristi per colpire gli obiettivi ovvero uccidere cittadini occidentali, siano essi italiani, francesi o americani. Soprattutto istruzioni scritte anche in lingua italiana, con tanto di simbolo dell’Isis, lupo grigio e San Pietro citato più volte. 

Circola in rete, da qualche giorno, una specie di manuale scritto in italiano e rivolto a chi voglia colpire. Il fatto che sia scritto in italiano e abbia San Pietro sullo sfondo fa capire chi e dove. E inquieta. Anche perché esorta:

Se potete uccidere un miscredente americano o europeo soprattutto, o uno sporco francese o un australiano o un canadese, uccidetelo in qualunque modo possibile immaginabile

Il vademecum, firmato “Hamel Bochra” è una via di mezzo tra l’esortazione ad agire nel nome di Allah e il breviario tecnico. Dà consigli, alcuni dei quali, come osserva sul Corriere della Sera Marta Serafini, anche scontati:

Tra le indicazioni per gli aspiranti martiri, alcune anche molto ovvie («come evitate di usare i vostri documenti originari prima e dopo l’operazione» o «preparatevi benissimo prima dell’operazione» e ancora «scappare o spostarsi dopo l’operazione») ma che sicuramente richiamano alla mente l’assalto alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi. E sono proprio i fratelli Kouachi ad essere nominati in questo documento messo in Rete su just paste. Nel testo viene anche citato Bin Laden come colui che ha aperto la via a Isis. E molti sono i riferimenti all’odio per gli Usa (ma in testa al comunicato si legge «Si espande fino a Roma inshallah»). Poi, «aggredite coloro che vi aggrediscono. Temete Allah e sappiate che Allah è con loro che lo temono». E ancora: «Lo sentirete quando vi sveglierete con le Bombe , con le teste volando nell’aria…».

Poi c’è Twitter. Strumento che Isis padroneggia con regolarità e tecnica, basti pensare al sondaggio dell’orrore su come uccidere il pilota giordano poi arso vivo. Sul social network esiste un account che dà consigli molto precisi su come navigare e utilizzare i social network senza essere tracciati. Molti tweet sono scritti in arabo: un problema per chi investiga, non per i destinatari.

Ma anche questo profilo Twitter è italiano. Lo si capisce dall’intestazione: “Non ci fermeremo fino alla conquista di Roma e AQSA inshallah anche se i miscredenti disprezzano”