Kiley Williams, parà Usa suicida a Vicenza per gossip su Fb?

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Marzo 2016 - 11:55 OLTRE 6 MESI FA

VICENZA – Si è impiccato nel suo alloggio nella Caserma Ederle/Del Din di Vicenza. La vittima, Kiley Williams, era un parà americano di soli 23 anni. All’origine del suicidio potrebbero esserci episodi di nonnismo e cyberbullismo. Secondo la Procura di Vicenza che indaga sul caso, il soldato Williams, originario della Pennsylvania, potrebbe essere stato portato al suicidio da alcuni pettegolezzi apparsi su una pagina Facebook frequentata da molti soldati della caserma. Si chiamaCaserma Ederle/Del Din Confessions e come foto profilo c’è una bocca chiusa da una cerniera lampo. Qui, quotidianamente, vengono spiattellati segreti e gossip dei militari Usa di stanza a Vicenza. Un ignoto amministratore riceve e pubblica in forma anonima dettagli scabrosi, avventure sessuali, frustrazioni e desideri proibiti degli iscritti.

Kiley Williams si è tolto la vita lunedì scorso, ma soltanto oggi ne dà notizia Il Giornale di Vicenza. Da parte del comando della Del Din, si legge sul quotidiano, il battaglione trasmissioni sta monitorando la pagina Facebook, per scoprirne intanto il fondatore. Il sospetto che possa trattarsi di un caso di cyberbullismo è dovuto a un post pubblicato dallo stesso Williams poco prima di compiere il tragico gesto:

“C’è un lato oscuro in questa comunità – ha scritto- Tutti questi segreti, dal fondo alla vetta. Non avrei mai pensato che tante cose brutte potessero stare in uno stesso posto. A rendere le cose peggiori c’è il fatto che molti di noi sono isolati, con ben poco supporto. Nessuno sa cosa accada veramente nelle nostre vite, nei nostri cuori, nelle nostre anime. Mi chiedo che sia solo qui o sia lo stesso ovunque. Me ne voglio andare. Non avrei mai pensato di suicidarmi ma voglio morire ogni giorno. (…) Non ero mai stato depresso prima di venire qui e non sapevo quanto fosse doloroso. Anche l’aiuto che ti offrono non è accettabile: ti trattano come un pazzo o come se fossi contagioso. Per questo nascondiamo il nostro dolore e ci sentiamo così soli. Fermatevi un attimo e guardateci negli occhi: vedrete che molti di noi stanno supplicando di essere aiutati ma spesso nessuno se ne accorge, prima che sia troppo tardi”

Il soldato Williams era da tempo depresso e viveva una situazione personale difficile. La magistratura sta cercando ora di escludere che alla decisione possa aver contribuito qualche pettegolezzo sulla sua vita sentimentale circolato sulla stessa pagina Fb. Un altro post apparso in seguito alla tragedia, accusa: “Sapete tutti cos’è successo a quel ragazzo”.