La figlia di Dracula viveva a Napoli

di Maria Benedetta Errigo
Pubblicato il 21 Marzo 2014 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
La figlia di Dracula viveva a Napoli: adottata da Ferdinando d'Aragona

Ferdinando D’Aragona (Foto Wikipedia)

NAPOLI – Il conte Dracula aveva una figlia che è vissuta a Napoli. L’esclusiva rivelazione arriva da uno dei quotidiani più famosi in Italia, il Mattino di Napoli che racconta questa incredibile vicenda.

“La figlia del conte Dracula avrebbe trascorso la sua giovinezza a Napoli accolta e adottata, nel 1479, da Ferdinando D’Aragona: lo dimostrerebbe uno studio effettuato dal ricercatore lucano Raffaello Glinni che ha lavorato in collaborazione con l’università di Tallin. La ricerca è partita da una cronaca antica di Napoli nella quale si racconta dell’arrivo in città di una giovane principessa slava, Maria Balsa, messa in salvo dalla persecuzione dei turchi”.

Questa principessa, di cui non si sapeva né la vera origine, né perché era capitata a Napoli, divenuta grande sposò Giacomo Alfonso Ferrillo, fondendo il suo stemma nobiliare con quello della famiglia del marito, e lì si iniziò a intuire la verità. Lo stemma era quello del drago, simbolo di Vlad III Basrad, passato alla storia come Dracula.

Questo stemma è molto particolare, come spiega anche Adriana D’Agostino:

“A quel tempo tra la serbia e la Romania , l’unico che possedeva nel blasone simbolo il Drago è il celebre Vlad III Basarad o Balsarad. Non solo. Nel blasone della Balsa, oltre al Drago, compare la Stella: anche questa immagine rimanderebbe a Dracula, divenuto despota proprio l’anno del passaggio della cometa di Halley.

Sempre sul drago è importante dire che Vlad II, padre del noto impalatore, era stato il co-fondatore, nel 1408, insieme a Sigismondo di Lussemburgo , al padre di Alfonso di Aragona ed a Scandeberg d’Albania, di un Ordine detto del Drago, una alleanza di reciproco soccorso per contrastare l’ invasione dei Turchi.

Il nome Balsa deriverebbe quindi o da Balcana ( despota dei Balcani) contratto in Balsa, o da Basarad”.

Ecco perché l’anonimato, come chiude il sito del Mattino:

“Per difendersi dall’onta di un nome impronunciabile, la donna ha sempre tenuto il segreto ma, in vecchiaia, avrebbe deciso di rendere palese la sua parentela con Dracula. Trasferitasi in Lucania al seguito del marito, fece realizzare, nella cattedrale di Acerenza, una serie di opere d’arte in cui viene raffigurata la sua storia: un affresco mostra Maria, in veste di santa, che schiaccia un drago che ha nel volto le fattezze del terribile padre. Per rendere più chiaro il segnale, Maria Balsa fece eseguire una raffigurazione di Dracula nella stessa cappella”.