La Spezia, signora rivela: “Abusò di me a tre anni, papà lo uccise. Cercate nei boschi…”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Marzo 2017 - 11:45 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La Spezia, signora confessa: “Abusò di me a tre anni, papà lo uccise. Cercate nei boschi…”. Una donna originaria di La Spezia e residente in Svizzera ha fatto riaprire le indagini su un delitto di 40 anni fa compiuto dal padre. Molto, tanto tempo fa, all’incirca 40 anni, vicino La Spezia, un uomo uccise l’orco che abusò sessualmente della figlia di appena tre anni, prima di sotterrarne il cadavere, assistito dalla complicità e dal silenzio della moglie, nei boschi intorno a Campiglia. Nessuno ne seppe mai nulla, tanto meno la figlia: fino ai giorni nostri, quando l’anziana madre, in punto di morte, decide di raccontare tutto e rivelare l’inconfessabile segreto che da decenni serbava in petto.

La vittima di allora, la figlia diventata adulta, scopre l’amara verità sugli abusi subiti. Oggi vive in Svizzera ma la vicenda che così drammaticamente la riguarda tuttavia le è rimasta attaccata come uno spazio vuoto, come un buco nero. Per non rischiare di esserne inghiottita ha deciso di liberarsene per sempre: è tornata a La Spezia, ha denunciato tutto, ha fatto riaprire il caso.

Che ora diventa un tipico “cold case”. Pochi gli elementi utili alle nuove indagini, affidate alla polizia municipale. Tanti, forse troppi gli anni trascorsi. Si conosce il soprannome dell’orco, non i riferimenti anagrafici certi. Si conosce il luogo dove fu occultato il cadavere ma agli investigatori come si presenterà il paesaggio a distanza di 40 anni, il bosco avrà resistito all’assalto del cemento? Ora tocca alla polizia, la signora ha fatto ritorno a casa, in Svizzera. Sarà riuscita a fugare questi tradivi fantasmi, a fare i conti con una verità giunta con tanto ritardo?