Lamezia Terme, bufera giudiziaria sull’aeroporto: arrestati i vertici

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Aprile 2017 - 12:28 OLTRE 6 MESI FA
Lamezia Terme, bufera giudiziaria sull'aeroporto: arrestati i vertici

Lamezia Terme, bufera giudiziaria sull’aeroporto: arrestati i vertici

LAMEZIA TERME – Terremoto giudiziario all’aeroporto di Lamezia Terme. I vertici della Sacal, l’azienda che gestisce lo scalo calabrese, sono stati arrestati. Sono stati posti agli arresti domiciliari il presidente, Massimo Colosimo, il direttore generale, Pierluigi Mancuso e la responsabile dell’Ufficio legale, Ester Michienzi. I reati contestati a vario titolo sono corruzione, peculato, falso e abuso d’ufficio. La Guardia di Finanza, inoltre, indaga anche su varie forme di concussione.

Le indagini, si legge in un comunicato della Procura, hanno portato alla luce un “contesto di malaffare nell’amministrazione della spesa pubblica”. Per gli inquirenti, “le indagini preliminari hanno consentito di accertare la perpetrazione di gravi delitti contro la pubblica amministrazione quali ipotesi di peculato, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e millantato credito”.

L’inchiesta riguarda la gestione complessiva della società, con particolare riferimento alle assunzioni, agli appalti ed all’utilizzo dei fondi pubblici. L’attività investigativa, condotta dal gruppo di Lamezia Terme della Guardia di Finanza e dagli agenti della Polizia di frontiera presso l’aeroporto, andava avanti da alcuni mesi ed aveva portato in passato al sequestro di una vasta documentazione negli uffici della Sacal.

Molte le condotte illecite ascritte agli indagati. La Procura precisa che riguardano l’irregolare gestione del progetto “Garanzia giovani”, finanziato con fondi pubblici e “finalizzato ad inserire in un tirocinio retribuito, presso la stessa Sacal, solo soggetti meritevoli e rispondenti a precisi requisiti”. La Procura ha inoltre chiesto al Gip l’applicazione di misure interdittive nei confronti dei 12 componenti del Consiglio d’amministrazione della Sacal. Analoga richiesta è stata fatta anche nei confronti di pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio legati alla gestione della Sacal.

La Guardia di Finanza sta eseguendo, inoltre, 40 perquisizioni nei confronti di altrettante persone indagate nell’inchiesta, tra cui esponenti di istituzioni ed uffici pubblici ed imprenditori.