Lampedusa, la mettono tra i morti sulla banchina ma era ancora viva
Pubblicato il 3 Ottobre 2013 - 14:54 OLTRE 6 MESI FA
LAMPEDUSA – A Lampedusa, sulla banchina del porto, tra i cadaveri allineati sul cemento c’è anche lei, chi l’ha soccorsa crede che sia una delle cento vittime del naufragio. La donna viene allineata insieme alle altre salme e resta per ore sotto il sole. Qui, tra i cadaveri, la donna rimane almeno 3, 4 ore prima che qualcuno si accorga che lei non è morta, si era solo accasciata, svenuta dopo aver ingerito nafta. La stessa benzina che ha originato l’incendio del barcone, “il ponte era sporco di benzina – raccontano i testimoni – in pochi attimi il barcone è stato avvolto dalle fiamme; molti di noi sono si sono lanciati in acqua tra le urla mentre la barca si capovolgeva”.
La donna, rianimata, è stata trasportata all’ospedale Civico di Palermo con l’elicottero del 118. “Solo dopo ci siamo accorti che era viva e aveva ingerito nafta – dice Giuseppe Noto, direttore sanitario dell’Asp 6 – E’ stata rianimata e trasportata in ospedale”. Nell’elicottero, insieme alla donna, una bimba siriana arrivata la notte precedente alla tragedia.