Apre un cartone del latte e ci trova un topo morto

Pubblicato il 28 Agosto 2012 - 19:10 OLTRE 6 MESI FA

PONTE NELLE ALPI (BELLUNO) – Ha trovato la carcassa di un topo morto nel cartone del latte: è successo a Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno. Una signora, racconta il Gazzettino, ha fatto la spesa alla Cooperativa di Alleghe. Una volta a casa ha aperto il cartone del latte, da cui usciva un “odore indescrivibile”, e c’ha trovato dentro “la carcassa del roditore”.

L’animale era in stato di decomposizione “ma ancora intero”: secondo quanto scrive il Gazzettino sarebbe stato inscatolato insieme al latte, andato precocemente a male a causa della contaminazione.

“Non usciva che una minima quantità di latte, ha raccontato la donna al Gazzettino, così ho allargato l’apertura fino a dover tagliare di netto la parte superiore del cartone”. E ha fatto la scoperta. Subito è stata colta da una forte nausea.

Appena si è ripresa ha chiamato il negozio in cui aveva comprato il latte. I negozianti, a loro volta, hanno avvertito la ditta produttrice, in Alto Adige.

Quello stesso giorno la donna è stata chiamata dai rappresentanti della latteria, che però non si sono scusati, ma le hanno chiesto di inviare delle foto che provassero la presenza del topo morto nel latte.

“Al malessere si aggiunge ora anche il dispiacere se non la rabbia per il seguito. Oltre il danno anche la beffa, visto che anziché le scuse del caso ho ottenuto solo una richiesta di ufficio per dimostrare ancora quanto è invece (spero ancora per poco) conservato, mio malgrado, in frigo. Nessuna lamentela per il negozio che si è dimostrato pronto e attento come di consuetudine, ma dalla direzione della centrale del latte un po’ più di efficienza e cortesia me la sarei aspettata. Non resta che segnalare il caso ai Nas, confidando che almeno loro siano più celeri e attenti della rete che gestisce la fornitura”.

Intanto l’assessore altoatesino Hans Berger difende la Regione: ”Non si tratta affatto di una latteria dell’Alto Adige e quindi il latte locale non è in nessun modo coinvolto nello spiacevole episodio. Le nostre immediate verifiche hanno permesso di accertare che non si tratta di latte altoatesino e che di conseguenza neppure il cartone proviene da una cooperativa altoatesina”.