Lavagna, ragazzo di 16 anni si lancia dal balcone e muore durante la perquisizione degli agenti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Febbraio 2017 - 19:01 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – Un ragazzo di 16 anni si è ucciso il 13 febbraio lanciandosi dal balcone della sua casa a Lavagna, vicino Genova, mentre gli agenti la perquisivano alla ricerca di droga. Il giovane era stato fermato da alcuni agenti della Guardia di Finanza all’uscita da scuola, un liceo della città, e durante il controllo di routine aveva confessato di avere della droga. I militari lo hanno seguito nella sua abitazione e mentre la perquisivano il ragazzo si è lanciato nel vuoto: ogni tentativo di soccorrerlo è stato vano, è morto durante il trasporto in elicottero all’ospedale San Martino di Genova.

Il quotidiano Il Secolo XIX scrive che il ragazzo era incensurato e apparteneva ad una famiglia molto conosciuta a Lavagna. Durante un controllo di routine all’esterno della scuola, il giovane era stato fermato da due agenti e aveva confessato di possedere una piccola quantità di droga leggera. Gli agenti allora lo hanno accompagnato a casa e hanno iniziato a perquisirla, davanti agli occhi della madre, e in quel momento il ragazzo si è lanciato dal balcone del terzo piano del palazzo in cui viveva, scrive il quotidiano:

“Un gesto improvviso e repentino: nessuno dei presenti (oltre alla madre e agli agenti vi era anche il compagno della donna) si è reso conto delle intenzioni del ragazzo ed è riuscito a intervenire. Soccorso ancora in vita, lo studente è morto mentre stava per essere trasferito in elicottero al pronto soccorso del San Martino di Genova”.