Lecce: punto da una zecca mentre è ricoverato in ospedale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Luglio 2015 - 16:47 OLTRE 6 MESI FA
Lecce: punto da una zecca mentre è ricoverato in ospedale

Foto d’archivio

LECCE – Un 42enne ricoverato nel reparto di Otorinolaringoiatria viene punto da una zecca… nell’ospedale. All’inizio il fastidio avvertito da un uomo di 42 anni ricoverato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce sembrava quello di una banale puntura di zanzara. Ma poi giratosi sul fianco, il paziente ha scorto una zecca attaccata sulla sua pelle. La storia, che stra scatenando una bufera sulle condizioni in cui versa l’ospedale di Lecce, viene riportata da Vito Fatiguso per il Corriere del Mezzogiorno:

Il paziente, ricoverato nel reparto di otorinolaringoiatria, è stato costretto a fare tutto da solo togliendosi il fastidioso parassita dalla pelle. “L’episodio – spiega Giovanni Gorgoni, il direttore dell’Asl di Lecce – mi è stato segnalato mercoledì scorso direttamente dal paziente con un messaggio privato su Facebook. La sera stessa ho inviato una segnalazione al direttore sanitario. Sono in attesa di ricevere una relazione per prendere provvedimenti”.

In una nota diffusa nel pomeriggio si esclude la presenza di un focolaio all’interno del reparto ospedaliero. “La ricognizione del reparto nella stessa serata per verificare presenze analoghe su altri letti ha dato esito negativo – afferma Gorgoni – escludendo pertanto il rischio di un fantomatico focolaio. D’altra parte l’ipotesi focolaio è esclusa per le modalità tipiche di trasferimento delle zecche sugli uomini: dimorano sulla vegetazione comune di parchi e campi passando sugli animali, inclusi quelli domestici e di affezione, e da questi all’uomo per contatto, dove possono portare a conseguenze anche gravi a seguito di morso con suzione di sangue per diverse ore, evacuazione delle feci e rilascio del rostro sulla pelle dell’ospite”.

Per fortuna del paziente il parassita non è rimasto nel corpo abbastanza a lungo da provocare danni, anche gravi. Le zecche, infatti, hanno bisogno di succhiare sangue, per completare il loro sviluppo e ciclo riproduttivo, ed è durante il pasto che il parassita rimane costantemente attaccato all’ospite perché la sua nutrizione dura anche alcune ore, nel caso delle zecche molli, giorni o settimane per quelle dure.