Lega, trovata una cimice vicino all’ufficio del senatore Filippi

Pubblicato il 5 Gennaio 2011 - 19:33 OLTRE 6 MESI FA

Alberto Filippi

Una microspia è stata trovata a Torri di Quartesolo, Vicenza,  nella sala riunioni dell’azienda Unichimica, separata solo da una porta di legno dalla sede politica del senatore leghista e vice presidente della Commissione esteri Alberto Filippi. Il ritrovamento risale al 22 ottobre, ma la notizia è stata diffusa solo oggi. Insospettito da un tentativo di furto messo a segno un paio di notti prima sia all’Unichimica che al vicino negozio Toy’s Center, il senatore aveva dato incarico ad una agenzia di investigazioni private di eseguire una bonifica ambientale. Ed è stato proprio l’investigatore, con la sua attrezzatura, a trovare la ‘cimice’: era installata in una presa di corrente, di fabbricazione cinese ed era in grado di trasmettere fino a 300 metri di distanza.

”Ho immediatamente avvertito la questura – spiega il senatore Filippi – e lo stesso vicequestore Michele Marchese è intervenuto sul posto. L’oggetto è stato sequestrato e sono state avviate indagini”. Dal ritrovamento ad oggi, ha confermato Marchese, sono stati compiuti accertamenti coordinati dal pubblico ministero Antonella Toniolo, che ha aperto un fascicolo contro ignoti. Si stanno seguendo diverse piste, confermano gli inquirenti, da quella politica a quella della concorrenza sleale in campo industriale. Filippi, inoltre, da alcuni mesi era impegnato nelle trattative di acquisto del Vicenza Calcio, facendo da punto di riferimento per un gruppo di investitori asiatici. Il ritrovamento della microspia è avvenuto negli stessi giorni di quello reso noto pochi giorni fa dal leader della Lega Umberto Bossi. ”Ho fiducia nell’opera della magistratura – ha commentato Filippi – di certo non mi faccio intimorire da queste cose e procedo per la mia strada”.

Non è la prima volta, peraltro, che il senatore Filippi subisce illecite intromissioni nella sua sfera privata. Risale infatti al 2006 il furto del suo personal computer, sottratto da ignoti che infransero il vetro della sua auto parcheggiata sotto la sede provinciale della Lega. E’ invece ancora pendente davanti alla procura distrettuale di Venezia il procedimento a carico di Tiziano Arca, 43 anni di Arzignano, ex manager del gruppo Unichimica, accusato di aver immagazzinato nel suo computer migliaia di documenti istituzionali, politici e commerciali sottratti dal sistema informatico di Unichimica. Un sistema che conteneva anche documenti relativi all’attività politica del senatore Filippi che, per il suo incarico di vice presidente della Commissione esteri, conservava anche informazioni riservate.