Livorno, per la morte di Ilaria Leone fermato un senegalese. “Si conoscevano”

Pubblicato il 3 Maggio 2013 - 13:06 OLTRE 6 MESI FA

DONORATICO (LIVORNO) – E’ un giovane senegalese, conoscente della vittima, il ragazzo fermato dai carabinieri per l’omicidio di Ilaria Leone. I militari hanno trovato il cellulare di lei nascosto nello zaino. Quando i militari l’hanno portato fuori dalla caserma, in stato di fermo, gli amici della 19enne trovata strangolata in un uliveto di Castagneto Carducci hanno urlato “Assassino”. E l’hanno riconosciuto, come uno dei ragazzi che frequentava il giro della giovanissima chef. Sono stati proprio gli amici, già giovedì sera, a fare il suo nome come uno dei possibili sospettati.

I carabinieri sono arrivati a lui grazie al cellulare: era tra Piombino e Castagneto, ora la scientifica farà dei prelievi sulla bici e sullo zainetto che usava abitualmente in cerca di possibili tracce biologiche. Nello zaino di Ablaye Ndoye, il senegalese fermato per l’omicidio di Ilaria Leone, c’era il cellulare della ragazza. Lo zaino e’ stato trovato dai carabinieri del Ros nascosto nel giardino della casa dove il senegalese viveva insieme ad alcuni connazionali a Tonoratico. Lo ha confermato il procuratore Francesco De Leo.

Alessandro, un coetaneo della ragazza che era davanti alla caserma insieme ad altri amici, spiega al giornalista dell’Ansa che il senegalese non è uno sconosciuto: ”Usciva ogni tanto anche con noi – dice Alessandro – o meglio, non con me ma sicuramente frequentava Ilaria e altri giovani del gruppo”. ”Assassino, assassino”. ”Lo sapevo che era lui”, ha urlato una giovane amica di Ilaria.