Lotteria Italia in affanno: crolla la vendita di biglietti

Pubblicato il 5 Gennaio 2011 - 20:10 OLTRE 6 MESI FA

C’era una volta la Lotteria Italia, i biglietti comprati nella speranza di un’estrazione miliardaria, l’attesa, anche lunga mesi, di un sogno. Un amore degli italiani del Boom che ha resistito al ’68 e agli anni Novanta ma che si sta piano piano affievolendo. Una crisi che non riguarda soltanto la Lotteria Italia, visto che per l’anno in corso l’estrazione del giorno della Befana sarà l’unica in tutta Italia: addio quindi a tutte le altre, dal carnevale a Sanremo. Ma i primi dati sull’estrazione della lotteria in programma domani sera non lasciano dubbi: il numero di biglietti venduti chiuderà con un’ulteriore flessione, oltre il 17% in meno rispetto allo scorso anno. Secondo i dati dei Monopoli, infatti, sono stati 9,6 milioni i tagliandi venduti, contro gli 11,6 dello scorso anno. Un calo di due milioni di tagliandi.

Un calo storico, da anni la prima volta sotto i 10 milioni di biglietti. Per un incasso stimato (dall’agenzia specializzata Agicos) che si aggira intorno ai 50 milioni di euro, vale a dire oltre 8 milioni di euro in meno rispetto alla precedente edizione. E’ possibile, quindi, ipotizzare che verranno di conseguenza istituiti meno premi minori. Nell’edizione 2009/2010 la Lotteria Italia distribuì 91 premi, mentre per quella del 2008/2009, che fece registrare il record di incassi di 92,7 milioni di euro grazie al traino della trasmissione di Raffaella Carrà, i premi distribuiti furono addirittura 159. “Rispetto alla passata edizione – spiegano i Monopoli – la Lotteria Italia 2010 ha registrato una flessione dei volumi di gioco che, salvo qualche eccezione, risulta costante negli ultimi anni. Nonostante ciò, la Lotteria rimane per un nutrito pubblico di affezionati un appuntamento tradizionale molto atteso, soprattutto in famiglia”.

Ma l’incasso della Lotteria Italia è veramente una goccia nel mare degli introiti che nel 2010 si sono avuti nel comparto Lotterie e lotterie istantanee. Infatti, soprattutto grazie ai Gratta e Vinci, ”passione” per eccellenza dei giocatori italiani, la raccolta dello scorso anno del comparto è stata qualcosa come 9,4 miliardi di euro, con una leggerissima flessione (-0,2%) rispetto al 2009. Senza considerare l’enorme offerta di giochi, on line o meno, che ha portato una raccolta 2010 oltre i 60 miliardi di euro. Che si preferisca il gioco più veloce e di immediato risultato (che tra l’altro si è sbizzarrito con offerte sempre più sofisticate, con gratta e vinci che danno rendite milionarie più o meno vitalizie e mega premi fino a 5 milioni di euro) viene evidenziato dalla relazione alla Camera sui risultati dell’unica altra lotteria del 2010: ”le vendite realizzate dalla lotteria di Carnevale-Sanremo-La casa viaggiante dei Sogni, nonostante il lungo periodo di vendita (5 mesi) e l’abbinamento con manifestazioni di richiamo, si sono rivelate nettamente deludenti”.

Sostanziale anche “la mancanza di ritorno economico per gli enti organizzatori. A fronte dei 576.480 biglietti venduti e di un ricavo complessivo di 2.882.400 euro, 1.225.000 euro sono andati in premi e si è arrivati a distribuire utili per complessivamente 38.000 euro che sono stati così ripartiti: 18.000 euro a Sogni Onlus, 5.000 euro al Comune di Sanremo, 3.000 euro rispettivamente ai comuni di Viareggio e Putignano, 2.500 euro ai comuni di Fano e Arcireale e 2.000 euro ai comuni di Gallipoli e Capua”.