Luca Giustini vaneggia anche col giudice: “Ho ucciso Alessia spinto da una voce”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Agosto 2014 - 18:45 OLTRE 6 MESI FA
Luca Giustini vaneggia anche col giudice: "Ho ucciso Alessia spinto da una voce"

Luca Giustini vaneggia anche col giudice: “Ho ucciso Alessia spinto da una voce”

ANCONA – Luca Giustini, il papà che ha ucciso a coltellate la figlia di 18 mesi, l’ha detto anche al giudice confessando: “Sì l’ho uccisa io. Una voce interiore mi ha detto di farlo”. Una voce interiore, dice Luca, fino a ieri padre modello, marito presente, lavoratore irreprensibile, a detta di amici e parenti. Un delirio mistico, maturato nel reparto psichiatria in cui è ricoverato da domenica, in cui non è mancato un presunto “disegno di Dio” dietro la sua mano che ha pugnalato la bimba, la sua bimba. Così aveva detto ai medici, e così ha ripetuto al giudice a qualche giorno di distanza. Vaneggiamento simile a tanti casi di cronaca in cui l’omicida reo confesso parla, appunto, di farneticanti disegni superiori.

Nell’ultimo periodo Giustini, genitore e marito amorevole, lavoratore inappuntabile secondo i colleghi, era parso piuttosto stressato ad amici e parenti. Dopo l’omicidio, i carabinieri gli hanno sequestrato alcuni scritti confusi e con riferimenti mistici, in cui il macchinista faceva riferimento a un presunto “Disegno di Dio”, “precetto di nostro Signore”, al “progetto di Dio venuto tra noi”, del “Signore” che avrebbe guidato le sue azioni. Nel reparto di Psichiatria viene tenuto sotto terapia farmacologica e sorvegliato a vista.