Luciano Giaretta: dimentica di versare 1 cent all’Inps. Equitalia gli chiede 66€

Pubblicato il 30 Agosto 2013 - 16:30 OLTRE 6 MESI FA
Luciano Giaretta: dimentica di versare 1 cent all'Inps, deve 66 euro a Equitalia

Luciano Giaretta: dimentica di versare 1 cent all’Inps, deve 66 euro a Equitalia

ROVIGO – Dimentica di versare un centesimo all’Inps e ora dovrà pagare 66 euro ad Equitalia. Destinatario della beffarda cartella esattoriale è Luciano Giaretta, 61 anni, agricoltore residente a Villadose, in provincia di Rovigo. E’ la cara (nel senso di costosa) burocrazia italiana che ha fatto lievitare quel mancato versamento di un centesimo fino a seimilacentoquindici volte.

Giaretta, originario di Verona, si è trasferito nelle campagne di Rovigo per prendere in mano l’azienda agricola del nonno materno, dove coltiva cereali e alleva bestiame. Correva l’anno 2009, quando Giaretta pagando i contributi unificati all’Inps per sé e i suoi due dipendenti ha versato la cifra sbagliata: l’importo esatto da versare era 3.363,01 euro ma Giaretta pensa di poter arrotondare la cifra al minimo, senza incorrere in gravi conseguenze.

Quattro anni dopo, puntuale il primo sollecito: il versamento all’Inps non risultava affatto. Previdente, Giaretta aveva conservato tutte le carte: “Sono andato a cercare l’F24 e l’ho portato in banca, all’Ente previdenziale e a Equitalia. Da lì, pensavo fosse tutto risolto”. Ma non è finita qui: il 13 giugno, una lettera del direttore dell’Inps di Rovigo lo avvisa che “da controlli effettuati sulla sua posizione contributiva è emersa la necessità di apportare le variazioni di seguito riportate”.

Ed ecco spiegata la sanzione: 55,28 euro, per quel centesimo dimenticato. Sbalordito Giaretta sceglie di non badarci: “Dovevo lavorare nei campi, era il periodo della mietitura”. Ma, oltre al danno la beffa, nel frattempo scattano gli interessi di mora, che fanno lievitare la cifra a 66,15 euro. L’importo da versare non è più all’Inps ma ad Equitalia. I conti sono esatti ma è evidente che Luciano Giaretta non è mai stato un evasore: i contributi li ha sempre pagati e anzi vanta crediti con l’Inps. Quando si dice accanimento esattoriale…