Luigi Tenco, la famiglia contro Mogol: “Quante bugie ha detto da Giletti”

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Settembre 2016 - 17:36 OLTRE 6 MESI FA
Luigi Tenco, la famiglia contro Mogol: "Quante bugie ha detto da Giletti"

Luigi Tenco, la famiglia contro Mogol: “Quante bugie ha detto da Giletti” (In foto: Mogol)

ROMA – La famiglia di Luigi Tenco contro Mogol: sotto accusa la puntata della trasmissione “Viva Mogol” andata in onda su Rai Uno e dedicata agli 80 anni dell’autore. In studio, ospiti di Massimo Giletti, Gino Paoli e Mogol stesso: insieme hanno ricostruito la drammatica partecipazione di Tenco a Sanremo ’67 durante la quale il cantante si uccise. Ed è proprio la ricostruzione fatta in trasmissione che ha scatenato la reazione dei familiari di Tenco che hanno diffuso un comunicato:

“Facendo seguito al programma ‘Viva Mogol’ andato in onda su Rai1 la sera dello scorso sabato 24 settembre, con profondo dispiacere abbiamo visto ed ascoltato le ‘fantasiose’ rivisitazioni su Luigi Tenco raccontate dagli ospiti Giulio ‘Mogol’ e Gino Paoli e le opinioni prive di conoscenza musicale del conduttore del programma Massimo Giletti”.

Mogol ha detto: “Io avevo tre canzoni a Sanremo e volevo convincere lui a non partecipare. Lui mi aveva fatto ascoltare una canzone, mi cantò il testo di ‘Ciao amore’. Io dissi ‘va bene così. Se vuoi andare a Sanremo, va bene così. Ma io fossi in te non ci andrei’. Lui era passato alla RCA, siamo tornati a Roma e ancora non c’era l’autostrada del Sole: ci siamo fermati a dormire in una pensione, c’era solo una camera con due letti. Ha spento la luce perché eravamo stanchi e ha cominciato a parlare al buio. Io sostenevo che lui non dovesse andare a Sanremo quell’anno perché secondo me non era il cantante da Sanremo. Era una mia convinzione. […] Io questa storia l’ho vissuta. L’ho vissuta quella notte perché gli ho parlato”.

A quel punto Massimo Giletti risponde riportando un suo personale convincimento, e cioè che Tenco nel testo della canzone “Ciao amore Ciao” facesse presagire il proprio gesto. Ma la famiglia Tenco risponde:

“Mogol racconta di una notte, poco prima del Festival del 1967, trascorsa in un hotel perché all’epoca non c’era l’Autostrada del Sole… che invece era stata già inaugurata nel 1964! Mogol dichiara ‘volevo convincerlo a non partecipare a Sanremo’ dimenticando i telegrammi, presenti nel nostro archivio di famiglia, che invece aveva scritto all’epoca a Luigi con le richieste per sapere se volesse partecipare a Sanremo, già dalle edizioni precedenti. Mogol, inoltre, dichiara di non essere voluto andare a Sanremo proprio per dimostrare a Luigi che era contrario alla sua partecipazione… contraddicendosi poi con la frase ‘io questa storia l’ho vissuta, l’ho vissuta quella notte, perché gli ho parlato…’. Mogol, infine e sorvolando su altre sue frasi prive di fondamento, asserisce di essere andato ai funerali di Luigi Tenco ai quali parteciparono soltanto altre 8 o 9 persone… Questo è il dolore più grande che noi familiari abbiamo provato nel guardare il programma ‘Viva Mogol’ che continua a mancare di rispetto al ragazzo di 28 anni che Luigi era, offendendone persino la memoria. Pertanto non possiamo che ritenere questo programma di bassa qualità e di totale disinformazione, per ciò che riguarda la parte di Luigi Tenco!”.