Luigia Campanaro travolta e uccisa da auto pirata. Fermato un 20enne

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Novembre 2016 - 20:07 OLTRE 6 MESI FA

FOGGIA – Un paio di occhiali rotti, una macchia di sangue denso e due scarpe che hanno perso la forma, sono le tracce che rimangono sull’asfalto di una via centrale di Foggia, dove si raccolgono molti giovani per trascorrere la serata. Lì è morta Luigia Campanaro, 25 anni, travolta e uccisa da un’auto pirata sabato notte, verso le 2:00 circa. Nell’incidente è rimasto ferito anche il fidanzato di lei, attualmente ricoverato presso gli Ospedali Riuniti di Foggia.

Il pirata ha continuato la sua corsa senza fermarsi a prestare soccorso. Domenica pomeriggio la svolta: un ragazzo di 20 anni, incensurato, è stato fermato e lunedì sarà interrogato in carcere dal pm Ileana Ramundo, titolare dell’inchiesta. I reati contestati vanno dall’omicidio stradale, alle lesioni nei riguardi del fidanzato, all’omissione di soccorso. A lui i carabinieri sono arrivati incrociando testimonianze, risultati di rilievi tecnici e le immagini riprese da telecamere di sicurezza.

Si è trattato di un urto tremendo che non ha lasciato scampo a Luigia Campanaro, neolaureata di 25 anni. Sotto choc il fidanzato Agostino Braccio di 30 anni, vivo per miracolo ma ferito, è tenuto in osservazione dai medici. Fin dalla prima concitata fase delle investigazioni – che in meno di ventiquattro ore hanno portato in cella il presunto colpevole – sono stati ascoltati alcuni testimoni, uno dei quali è stato anche condotto in caserma perché forse era uno di quelli che aveva visto meglio, o più da vicino, la corsa fuori controllo del veicolo lanciato in velocità che prima di investire Luigia e Agostino aveva già strisciato e urtato le fiancate di alcune macchine in sosta.

L’aiuto decisivo per arrivare al fermo è venuto dai filmati delle telecamere della zona e dai reperti dei paraurti rimasti su via Gramsci, dove alle due della notte scorsa è avvenuto l’incidente mortale. La strada è una di quelle dove il sabato sera, fino a tardi, si radunano i ragazzi, e le comitive si danno appuntamento nella movida da un locale all’altro. Il Rettorato è a due passi e gli universitari sono di casa.

Gli accertamenti sono stati condotti dai carabinieri del Comando provinciale di Foggia e dai Vigili urbani. La dinamica dell’incidente non è ancora molto chiara e i militari stanno verificando le versioni che i testimoni hanno fornito degli ultimi attimi di vita di Luigia con Agostino, prima che la sua giovane vita, piena di speranze e promesse si fermasse, interrotta da una violenza improvvisa.

In base a una prima sommaria ricostruzione, sembra che i due fidanzati stessero attraversando via Gramsci per raggiungere alcuni amici che si trovavano in un bar di fronte e proprio in quel momento, l’auto, una Opel Zafira, è sopraggiunta ad alta velocità e li ha presi in pieno.