Machete, tagliarono braccio: tre condanne, fino a 16 anni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Febbraio 2016 - 12:01 OLTRE 6 MESI FA
Machete, tagliarono braccio: tre condanne, fino a 16 anni

Machete, tagliarono braccio: tre condanne, fino a 16 anni

MILANO – Machete, tagliarono braccio: tre condanne, fino a 16 anni. Tre giovani sudamericani, che hanno preso parte all’aggressione nei confronti di due ferrovieri, uno dei quali venne colpito con il machete e rischiò di perdere un braccio lo scorso giugno a Milano, sono stati condannati a pene fino a 16 anni di carcere.

Lo ha deciso il gup di Milano Alfonsa Ferraro che ha assolto invece altri tre giovani imputati, uno dei quali era stato arrestato assieme agli altri tre condannati. Il giudice ha anche disposto risarcimenti per i due ferrovieri.

Le condanne sono arrivate a poco più di sei mesi dall’aggressione. Era il 12 giugno 2015, e gli aggressori si avventarono contro un capotreno “reo” di aver fatto il suo lavoro, di aver semplicemente chiesto ai sudamericani se avevano il biglietto. Ne seguì un’aggressione violenta e improvvisa. Uno dei quattro tirò fuori il machete da uno zaino e si accanì contro il capotreno, soccorso quasi subito da un altro ferroviere.

L’uomo non ha perso il braccio per miracolo e dopo un lunghissimo intervento (otto ore sotto i ferri per salvare l’arto) ha iniziato una lunga fase di recupero. L’altro ferroviere aggredito, invece, se la cavò con un violento trauma cranico. Alcuni degli aggressori furono inseguiti dai poliziotti ed arrestati poco dopo.

Le indagini effettuate in seguito dalla polizia hanno mostrato che i quattro aggressori (l’ultimo dei quattro si è costituito qualche settimana dopo l’attacco al capotreno) erano membri di una gang, gli M13.

La Mara salvatrucha 13 (MS13) è un gruppo che l’Fbi cataloga come seconda organizzazione criminale degli Stati Uniti; una gang globale che tra il Salvador, Paese d’origine, e il resto del Centro America, conta almeno 50 mila “mareros”. Per entrare nella “pandilla”, i giovani di solito subiscono un pestaggio mentre le donne vengono sottoposte a violenza sessuale.

“Appena si entra nella gang ci si deve tatuare in un posto non visibile, il primo in genere viene fatto all’interno del labbro inferiore”, raccontano gli affiliati.

I segni sul corpo che arrivano dopo sono conquiste. Gradi nella gerarchia. La morte simboleggiata da un teschio è un simbolo di solito concesso a chi può vantare un omicidio. L’Ms13 si contraddistingue per attività criminali quali omicidi, furti, contrabbando, spaccio di droga e commercio di armi al mercato nero.