Mafia contro migranti: guerra per il dominio a Palermo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Aprile 2016 - 07:07 OLTRE 6 MESI FA
Mafia contro migranti: guerra per il dominio a Palermo

Mafia contro migranti: guerra per il dominio a Palermo

PALERMO – La mafia dichiara guerra ai migranti. Questo il titolo del tabloid inglese Daily Mail in un lungo pezzo dell’inviato a Palermo Jake Wallis Simons. Come riporta il Mail infatti Cosa Nostra ha ingaggiato una lotta contro i migranti che stanno insediando i quartieri dello spaccio palermitano, in particolar modo il mercato di Ballarò. Una guerra che ha avuto il suo culmine (almeno per ora) con il caso del pluripregiudicato Emanuele Rubino, accusato del tentato omicidio, il 4 aprile, di un gambiano di 21 anni, Yusupha Susso. Al culmine di una lite nata per futili motivi fra tre ragazzi originari del Gambia ed alcuni giovani del quartiere, Rubino ha inseguito e poi ha sparato un colpo di pistola contro il migrante, ferendolo alla testa.

Il proiettile, di piccolo calibro, è entrato ed uscito dalla testa della vittima, successivamente ricoverato d’urgenza all’ospedale Civico e poi dimesso dopo 2 settimane. Le indagini della Squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti, hanno fatto luce su un contesto di prepotenza e violenza al quale lo straniero aveva voluto reagire. Il 28enne, per cancellare il torto subìto, ha reagito sparando in strada tra turisti e passanti.

“Non c’è nessun movente di tipo razziale dietro il tentato omicidio avvenuto in via Maqueda. C’è solo la volontà da parte di un soggetto di imporre e dimostrare il suo dominio sul territorio”, ha detto il questore Guido Longo. Una guerra dichiarata insomma. “E’ solo un puro caso se parliamo di un tentato omicidio – ha aggiunto Longo – Rubino mirava a uccidere, solo per dimostrare a tutti il suo dominio”. Rubino, pluripregiudicato, appartiene a un gruppo malavitoso di Ballarò che gestisce vari traffici illeciti, dallo spaccio alla prostituzione. “Averlo fermato subito – sottolinea Longo – significa aver bloccato la sua ascesa nel consenso. Questo significa che ci siamo, che lo Stato c’è”.

La notizia fa comunque presto il giro del Web. E pensare che solo pochi giorni prima il sindaco di Palermo Leoluca Orlando aveva detto: “Palermo da capitale della mafia e della violenza sempre più si afferma come capitale della solidarietà e dell’accoglienza. E’ impegnata, come città europea e come città mediterranea e mediorientale, in prima linea perché i diritti dei migranti siano sempre più il punto di riferimento dei diritti civili di tutti e di tutte”.