Mala del Brenta, Maniero: “Lasciatemi in pace, sono un pensionato”

Pubblicato il 24 Agosto 2010 - 10:44 OLTRE 6 MESI FA

Felice Maniero

Vuole essere lasciato in pace, come ogni “pensionato” che si rispetti. Felice Maniero, l’ex boss della Mala del Brenta, da lunedì 23 agosto tornato uomo libero per aver scontato tutti i debiti con la giustizia, racconta al Gazzettino l’inizio della sua nuova vita, alla soglia dei 56 anni.

”Sono in pensione e vorrei anche essere lasciato in pace” dice ‘faccia d’angelo’, deciso a non abbandonare il cono d’ombra dell’anonimato ritrovato che gli ha permesso di inventare, dopo un passato di sangue, un presente da imprenditore di casalinghi.

Concluso il periodo di sorveglianza speciale, Maniero può fare la vita che mai avrebbe immaginato negli anni dei delitti, delle evasioni rocambolesche, degli eccessi tra lusso e trasgressione, quella dell’uomo ”casa e famiglia”. ”Vado in giro, mi muovo – racconta – Finalmente non avrò problemi, posso andare dove voglio”. L’ex boss rifiuta oggi il peso della memoria di capo di una holding del crimine, una eredità che fa parte – dice – di un’altra persona, di un’altra vita. Da dimenticare.

”E’ tutta roba passata – commenta – Quando sarò lasciato in pace? Non è ora di lasciar perdere? Sono passati vent’anni. Vogliamo metterci una pietra sopra?”.