Pensioni: 31 centesimi al mese a Maria Carroni, mamma di 12 figli

NUORO – Maria Carroni è una signora sarda di 65 anni. Maria ha dedicato tutta la sua vita ai figli, ne ha ben 12, di cui uno disabile. Vive a Torpè, paese della provincia di Nuoro. La signora Carroni dopo una vita di sacrifici per la sua numerosa famiglia ha deciso di chiedere la pensione sociale all’Inps. Ed eccola accontentata, prontamente l’istituto di previdenza sociale le ha inviato a casa l’assegno che, secondo i calcoli del caso, le spetta: 31 centesimi al mese.

E siccome l’Inps, a volte, più che un istituto fatto di persone sembra una fredda calcolatrice, con precisione aritmetica alla signora Maria invia un assegno da 1,05 euro. L’istituto ha di seguito elencato: alla donna spettano i mesi arretrati da luglio a settembre, la rata di ottobre e anche la sua bella quota di tredicesima. Sommato il tutto, ecco come sono arrivati a 1,05 euro.

La signora ha giustamente calcolato: ”Hanno speso più di carta e francobollo. Sarebbe stato meglio se me l’avessero negata”. Più dignitoso vedersi negare l’assegno, indubbiamente, piuttosto che ricevere 31 centesimi che non sono nemmeno il costo di un caffè. Sarebbe poco anche per un’elemosina, a ben pensare.

Forse, a condizionare i calcoli dell’Istituto previdenziale, sono stati i redditi del marito, Pietro Asole, di 79, operaio in pensione. Lui da solo riceve 1.400 euro: 700 per la pensione di vecchiaia, due assegni familiari e l’indennità di accompagnamento per un figlio disabile. ”Dopo una vita dedicata alla famiglia, questo è quello che lo Stato mi ha riconosciuto – ha aggiunto Maria Carroni – provo solo tanta rabbia e incredulità”, ha detto Maria, 65 anni, casalinga, 12 figli.