Maria Rita Bologna ordina sparatoria: “Fateci la testa come uno scolapasta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Marzo 2015 - 11:03 OLTRE 6 MESI FA
Maria Rita Bologna ordina sparatoria: "Fateci la testa come uno scolapasta"

Maria Rita Bologna ordina sparatoria: “Fateci la testa come uno scolapasta”

PALERMO – La testa come uno scolapasta: ovvero piena di buchi. Nell’immaginario di Maria Rita Bologna questo era “l’ideale” di sparatoria e di vendetta che aveva in mente. Non si sarebbe accontentata di qualche proiettile al mercatino di via Paladini a Palermo. Lunedì mattina cinque persone sono state arrestate per quell’agguato in cui furono colpiti due fratelli: Maurizio e Umberto Quartararo. Uno di loro morì. Di sfondo alla sparatoria una lotta antica tra due famiglie, i Marra e i Quartararo. Sono imparentati, alcuni dei loro figli si sono sposati tra di loro.

Ma dissapori, violenze e vendette sono all’ordine del giorno. Fino all’1 ottobre, quando scatta la sparatoria debitamente annunciata dall’anziana madre dei Marra.

“Andate là e fateci la testa come allo scolapasta”, grida dal balcone di via Barisano da Trani , al Cep, Maria Rita Bologna. Sta dando indicazioni ai figli che, armati di pistola, di lì a poco colpiranno i fratelli Quartararo, dirimpettai. Infatti, a sparatoria avvenuta, è sempre Maria Rita ad esprimere soddisfazione gridando alla madre dei due fratelli a terra: “Nina, te li abbiamo ridotti come uno scolapasta”.

Una storia di vendette e un crescendo di violenza, come racconta Alessandra Ziniti su Repubblica:

Due famiglie numerose, genitori e sette figli i Marra, madre vedova e sei figli i Quartararo. Sebbene, naturalmente, i Marra non abbiamo ammesso di essere i responsabili dell’agguato del mercatino, nessuno di loro – davanti agli inquirenti – ha negato l’odio atavico cresciuto in 15 anni tra le due famiglie. Storie di litigi per offese banali, per liti in una delle coppie composta da esponenti delle due famiglie, minacce continue e propositi di vendetta dichiarati pubblicamente: “Digli a Maurizio che non ci arriva a Natale, non ci arriva a mangiare il panettone”, mandavano a dire continuamente i Marra ai Quartararo.

Una pistola acquistata un anno prima dai fratelli Marra per vendicare l’affronto di un’altra pistola, quella con la quale nel 2013 proprio Maurizio Quartararo aveva allontanato Lorenzo Marra andato a casa sua per riprendersi la moglie, Caterina Quartararo, che era andata via da casa dopo essere stata picchiata. E poi l’ultimo affronto, quello della mattina del primo ottobre al mercatino, due schiere di donne delle due famiglie che si incontrano davanti ad una bancarella, Caterina Quartararo che sputa ai piedi della compagna di Marcello Marra, gridandole: “Che schifiu di fango, neanche dovrebbero uscire da casa queste pulle…”. Basta questo a scatenare la vendetta nell’aria da quindici anni. Mariella Marra, la sorella dei killer, e moglie di uno dei Quartararo, si presenta spontaneamente in questura e accusa: “Credo che mia madre sia stata la musa ispiratrice dei miei fratelli. Aspettavano solo l’occasione buona”. E persino chiamati in questura e ripresi dalle telecamere in una stanza della squadra mobile, due dei fratelli Marra si sorridono e parlano a gesti: “Uno a