Marò, petizione commissione esteri e difesa

di Silvia Cirocchi
Pubblicato il 16 Novembre 2015 - 15:30| Aggiornato il 16 Marzo 2017 OLTRE 6 MESI FA
Marò, petizone commissione esteri e difesa

Marò, petizone commissione esteri e difesa

Marò, petizone commissione esteri e difesa.

Le Commissioni Esteri e Difesa della Camera hanno esaminato oggi una petizione presentata online e sottoscritta da oltre diciottomila cittadini in merito ad iniziative a tutela dei fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, attualmente sottoposti a procedimento penale in India.
La petizione, che esprime solidarietà ai due marò, chiede che si scongiuri l’applicazione della pena di morte, ricostruisce gli eventi evidenziando le criticità connesse alle norme sulla presenza dei militari a bordo delle navi civili esposte agli attacchi dei pirati e individua in equivoci interpretativi sulle norme di diritto internazionale una delle cause della controversia.

Come ha evidenziato il relatore sulla petizione e presidente della Commissione Difesa, Elio Vito, “la petizione riveste alto valore simbolico esprimendo il clima di preoccupazione e i sentimenti di solidarietà diffusi nel Paese per la sorte dei due connazionali, che si trovano in India in uno stato di detenzione protratto ormai da oltre due anni”. Inoltre, “in un momento in cui la crisi del rapporto tra cittadini e istituzioni parlamentari evidenzia tutta la sua portata, è opportuno che il Parlamento recepisca con tempestività le istanze che giungono così dalla società civile, tanto più se tali istanze attengono all’impegno e al senso dello Stato che esprimono ogni giorno le Forse Armate e i militari italiani impegnati nelle missioni internazionali a tutela della pace e della sicurezza”.

Vito ha anche richiamato il costante monitoraggio esercitato dal Parlamento sulla vicenda dei due marò con il ricorso a tutti gli strumenti regolamentari a disposizione, con particolare attenzione agli ordini del giorno, da lui presentati e sottoscritti da tutti i gruppi in occasioni dell’esame degli ultimi due decreti legge per la proroga delle missioni internazionali, e alla missione pluripartisan svolta a Dehli a fine gennaio finalizzata “a testimoniare solidarietà e a non lasciare nulla di intentato per pervenire ad una rapida soluzione del caso e al rientro con onore dei due marò in Italia”. In vista del semestre italiano di presidenza dell’UE, il presidente Vito ha richiamato le iniziative assunte a più riprese in sede europea in vista della recente Conferenza interparlamentare sulla PESC-PSDC, le cui conclusioni hanno recepito un emendamento italiano, da lui fortemente voluto, focalizzato sul principio dell’immunità funzionale e sulla cittadinanza europea dei due marò, alla luce delle dichiarazioni preoccupate rese dall’Alto Rappresentante, dal Presidente della Commissione europea, del Parlamento europeo e dal Segretario Generale della NATO.

Con l’esame della petizione, che porterà ad un atto di indirizzo unitario volto ad orientare le prossime mosse del Governo, le Commissioni hanno anche inteso dare seguito all’impegno annunciato dalla Presidente della Camera per il rilancio di questo strumento di democrazia diretta anche alla luce della proposta di riforma della norma regolamentare da parte della Giunta del regolamento.